Cari amici, oggi vi presento una super super anteprima Longanesi che NON VEDO L'ORA
DI LEGGERE!!! Si tratta di uno dei miei autori di thriller preferiti, Donato
Carrisi, che esce proprio oggi con il suo ultimo romanzo "La donna dei
fiori di carta". Leggete e ditemi se non lo trovate intrigantissimo! Sul
blog potete leggere anche la recensione di Il tribunale
delle anime, uscito l'anno scorso.
Genere: Narrativa
Collana: La piccola Gaja scienza
Pagine: 176
Prezzo: € 11.60
In libreria dal: 3 Maggio 2012
Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l’eco dei combattimenti non varca l’entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all’alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L’altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande.
Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l’uomo che fumava sul
Titanic?
Questa è la storia della verità nascosta nell’abisso di una leggenda.
Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha
attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una
donna misteriosa.
«Il vostro nome in cambio della vostra vita, non mi sembra così
irragionevole come baratto. In fondo, si tratta di rispondere a una semplice
domanda.» Cercava di sembrare ironico, perché aveva capito che l’ironia poteva
essere una chiave.
«Voi tornerete dai vostri commilitoni e a me conferiranno
una medaglia. Avanti, su... Non voglio ricordarmi di questo giorno in questo
modo, ho già troppi brutti ricordi. Non vorrete morire proprio qui, in cima al
monte Fumo. E oggi è perfino il mio compleanno.»
«Sono tre.»
La frase lo colse impreparato. Proprio non se lo aspettava.
Il
prigioniero aveva parlato. La voce, calda e perentoria, era emersa dall’oscurità.
La notte fra il 14 e il 15 aprile 1912, mentre il transatlantico Titanic
affondava senza aver terminato il viaggio inaugurale, uno dei passeggeri scese
nella sua cabina di prima classe, indossò uno smoking e risalì sul ponte. Invece di cercare di salvarsi, si accese un sigaro e attese di morire. Quando fu domandato ai superstiti del naufragio chi fosse il misterioso
uomo, molti furono concordi nell'indicare un certo Otto Feüerstein,commerciane
di tessuti, che viaggiava per affari, da solo. A nessuno di loro fu rivelata subito la particolare circostanza che Otto
Feüerstein, in realtà, era morto nel proprio letto, a casa sua, a Dresda. Due
giorni prima che il Titanic salpasse.
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