clicca sulla copertina per entrare nel mondo dei miei libri


giovedì 30 giugno 2011

La figura di cera - Riccardo D'Anna

Titolo: La figura di cera
Autore:  Riccardo D'Anna
Editore: Gargoyle
Pagine: 200 
Formato: brossura
ISBN: 978-88-89541-53-1
Pubblicato: febbraio 2011
Prezzo: 13.50 euro




Trama:
Londra 1958. Una serie di misteriosi suicidi preludono alla riapertura di un caso risolto forse solo in apparenza, denso di preoccupanti e inaspettati sviluppi. 
La scomparsa dalla tomba di una marchesa caduta in disgrazia, da poco defunta fra le mura di un appartamento londinese, donna dall'indiscutibile fascino, musa ispiratrice di D'Annunzio, appassionata di occultismo e interprete dei brillanti riti della belle epoque muove i protagonisti, in una corsa contro il tempo, alla ricerca del suo calco di cera da cui ella avrebbe potuto riattingere vita. 
Dopo un incontro a Venezia con Peggy Guggenheim, i nostri eroi si vedranno costretti a recarsi a Berlino, in una citta' che mostra ancora le ferite della guerra e dove sopravvivono gli ultimi scampoli di quelle societa' segrete che furono legate ai presupposti oscuri e alle origini magiche del nazismo. 
Non solo, quindi, un semplice romanzo di genere, ma un racconto che coniuga atmosfere noir e sfondi storici, personaggi reali e derive fantastiche. 
Concepito quale omaggio al "Morso sul collo" di Simon Raven (Gargoyle 2009), "La figura di cera" e' in realta' una sorta di obolo sentimentale che l'autore versa nei confronti dell'horror classico, che riaffiora timidamente non tanto e non solo in chiave letteraria: dai film della Universal a quelli della Hammer, da Vincent Price e Lon Chaney junior a Basil Rathbone e Nigel Bruce, indimenticati interpreti della coppia Holmes-Watson.

Estratto:
"Una mano ossuta emerse fulminea da un mantello scuro che si confondeva col buio circostante, lo afferrò saldamente per un polso. Jean comprese che ogni tentativo di divincolarsi o di sfuggire
al dominio di quella creatura sarebbe stato vano: gli occhi sembravano dilatarsi progressivamente e bruciavano dentro i suoi, mentre una sensazione di gelo, penetratagli dalla nuca, si diffondeva in tutte le ossa. 
Tentò di urlare, ma dalla bocca spalancata non venne fuori alcun suono.
Un alito mortifero di fiori marci e terra umida lo investì, nauseandolo, fino a fargli quasi perdere i sensi. Poi non sentì più nulla, come se il corpo gli fosse improvvisamente divenuto un'entità disincarnata. 
C'era solo il sangue, che pulsava a rapide ondate nei globi oculari. 
La mano aveva allentato la sua presa d'acciaio, risalendo l'arco delle spalle fino a carezzargli il viso.
Labbra vellutate gli sfioravano il collo. I neri capelli della donna fluivano come un fiume sotterraneo, notturno.
"

L'Autore:
Riccardo D’Anna e' nato nel 1962 a Roma, dove vive e lavora.
Saggista e scrittore, ha pubblicato Una stagione di fede assoluta (PeQuod, 2006) e Saint-Ex (Avagliano, 2008). 

La mia recensione su "La Bottega di Hamlin": 
Più che un horror, La figura di cera di Riccardo D’Anna è una sorta di romanzo gotico, un noir a sfondo storico che concilia abilmente realtà e finzione. Opera matura e sofisticata, curata fin nei minimi dettagli, non riesce tuttavia a conquistare fino in fondo il lettore.
Colpa forse dell’eccesso di riferimenti letterari colti, inaccessibili al lettore medio... (continua a leggere la mia recensione su La bottega di Hamlin)


La mia recensione su "Gloria's Literary Café":
“La figura di cera” di Riccardo D’Anna non è un horror classico, bensì una miscela di generi diversi – gotico, noir, giallo classico e storico – perfettamente fusi in una trama ricca di colpi di scena, non sempre perfettamente comprensibile ma di sicuro effetto. 
"La figura di cera" è una sorta di omaggio all’horror classico, elemento tipico e simbolico di un genere che in questo romanzo viene trasfigurato in maniera letteraria... (continua a leggere la mia recensione su Gloria's Literary Café)

lunedì 27 giugno 2011

Sesso e Violenza

"Sabina disse: "è bello che tu sia così forte".
Nel profondo dell'anima aggiunse però ancora qualcosa: Franz è forte, ma la sua forza si rivolge soltanto verso l'esterno. Nei confronti delle persone con le quali vive, alle quali vuol bene, è debole. La debolezza di Franz ha nome bontà. 
Franz non darebbe mai ordini a Sabina. Non è che gli manchi la sensualità, quello che gli manca è la forza di dare ordini.
Ci sono cose che si possono realizzare solo con violenza. 
L'amore fisico è impensabile senza violenza.
Franz poggiò la sedia a terra e vi si sedette rivolto verso Sabina.
"Non che mi dispiaccia essere forte" disse "ma a che mi servono questi muscoli a Ginevra? Li porto come un ornamento. Non ho mai fatto a pugni con nessuno."
Sabina continuava nelle proprie malinconiche riflessioni: E se avesse avuto un uomo che le dava degli ordini? Un uomo che voleva dominarla? Quanto tempo l'avrebbe sopportato? Nemmeno cinque minuti! Ne derivava che nessun uomo le andava bene. Nè uno forte  nè uno debole.
Disse: "Perchè la tua forza non la usi qualche volta contro di me?"
"Perchè l'amore significa rinunciare alla forza" dise Franz piano.
Sabina capì due cose: primo che si trattava di una frase bella e vera. Secondo, che con quella frase Franz si squalificava dalla sua vita erotica."

(tratto da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di M. Kundera)

mercoledì 22 giugno 2011

Una serata un po' così

Oggi è una serata un po' così. Non sono propriamente triste, forse solo un pochino sconfortata. Non so, è che negli ultimi tempi sento più che mai addosso la cattiveria gratuita della gente, l'invidia che ti si appiccica addosso e ti rovina le giornate. Chi dice che l'invidia fa del male solo a chi la prova secondo me si sbaglia di grosso. 
Una mi ritengo una tipa "normale", per quanto questo aggettivo mi stia antipatico. Nel senso, sono carina quanto basta, tranquilla e simpatica con le persone che mi piacciono e che amo (tutto il resto è noia, come dice quella famosa canzone, nel senso che non mi fa né caldo né freddo), ho abbastanza cervello e forse anche un pizzico di fortuna.
Come tutti ho avuto i miei dolori e le mie gioie, le delusioni e le soddisfazioni, in poche parole tutto ciò che fa parte di quell'ironico e difficile gioco chiamato vita. Dove sta il problema? Sta nel fatto che ho la curiosa tendenza ad attirarmi l'antipatia, l'invidia e la cattiveria altrui. 
Non sempre, per fortuna, ma spesso, più spesso di quanto non accada agli altri. E vi assicuro che fa male. Dico sempre che me ne frego di tutto, ma in realtà non è così. 
E l'invidia più di una volta si è manifestata in tante piccole/medie cattiverie che hanno nuociuto sia alla mia vita privata che a quella professionale. 
Lo so, sono cose che si superano, però fanno male.
Per tutta la vita (ho quasi 29 anni) ho cercato la protezione degli uomini, finché mi sono resa conto che dovevo proteggermi da sola, che è impossibile e anche inutile sperare di affrontare la vita con un cavaliere senza macchia e senza paura che ti preservi dal mondo. 
E allora ho imparato, come tutti, a lottare, e a farmi scudo della mia presunta indifferenza, del mio ostentato, esasperato menefreghismo, per affrontare la vita. Solo che poi, chissà come, le maschere che indossi finiscono sempre per appiccicarsi un po' addosso... è come uno sporcarsi, giorno dopo giorno, finché quella maschera diventa davvero parte di te, e un giorno ti svegli che non sai dove finisce lei e inizi tu. 
E' questo quello che mi è accaduto.
Non so se qualcuno riuscirà a capirmi, ho sempre la sensazione di essere poco chiara, di trasmettere confusione anziché idee. 
Comunque, tutto questo giro di parole era per dire che ok, sono menefreghista, però ci rimango ancora male. 
Cambiando argomento (visto che come avrete capito per una recensione dovrete aspettare il prossimo post!), domenica sono tornata da una settimana al mare particolarmente rilassante. 
Passeggiate infinite, tenerezze con lo sfondo del tramonto sul mare, sabbia tra i miei capelli neri, ormai lunghissimi, e gelati a raffreddare i miei bollenti spiriti. Ho ritrovato una cugina che in fondo non ho mai avuto, ed è stata un'esperienza bellissima. 
E' questa la cosa che più conta... che nella nostra vita entrino persone vere, belle e autentiche, affetti che sono in grado di ascoltarci e scaldarci il cuore. Io di persone così nella mia vita ne ho tante, e sono fortunata, anche se spesso, come stasera, mi dimentico di questa straordinaria fortuna.
La malinconia di questa sera passerà, mi dico, e mentre lo penso che è vero, che non è solo una frase fatta. Però... però niente. 
Passerà, punto.
Visto che ci sono - e soprattutto visto che ho rotto abbastanza con le mie paturnie - vi lancio due chicche, due news letterarie fresce fresche
La prima riguarda un libro di prossima uscita (luglio 2011) per la casa editrice LeggereLeggere, indiscutibilmente una delle mie preferite... Si tratta di un urban fantasy con venature thriller e horror, esattamente ciò che amo leggere sotto l'ombrellone!

Melissa De La Cruz - Le streghe di East End



Collana: Narrativa
Pagine: 400
Prezzo: 5 euro
Isbn: 978-88-6508-089-4
Uscita: luglio 2011







È settembre e le Beauchamp si sono da poco trasferite a Hampton. Sulla cittadina sembra regnare la calma,ma presto una guerra fra forze antagoniste sconvolgerà per sempre equilibri millenari. Freya, Ingrid e la madre Joanna, hanno trovato un impiego normale e fanno di tutto per non usare i loro antichissimi poteri: se rompessero il patto potrebbero scatenare l’ira del consiglio degli stregoni. Freya lavora in biblioteca, mentre Ingrid fa la cameriera in un pub, ma limitarsi è difficile e a poco a poco le donne sentono rinascere in loro l’impulso della magia. Al principio la usano per risollevare la sorte di amici o clienti, ma presto la situazione sfugge al loro controllo. Una ragazza scompare nel nulla, e una serie di eventi insoliti sconvolge la cittadina. 
Tutti gli indizi portano alle Beauchamp e i superiori che le tengono d’occhio non tarderanno a manifestarsi per ristabilire l’ordine. Ma qualcosa di molto più oscuro si nasconde nelle strade di Hampton, fino ad avvicinarsi inesorabilmente alle tre donne.
Fra misteri, forze oscure da placare, sensualità e vero amore, dovranno cercare di ristabilire gli equilibri fra il bene e il male, turbate da un demone che è riuscito a insinuarsi nella loro famiglia. Riusciranno a ritrovare la loro natura e a coronare il sogno di normalità che mai sono riuscite a veder realizzato?

La seconda news letteraria riguarda... ME :-)!
Sono tra le finaliste degli Oxè Awards, concorso indetto dal sito Eroxè che premia i migliori racconti erotici di varie categorie: il mio racconto "Bellezza perduta" è nella rosa dei finalisti nella categoria "Miglior personaggio femminile", e quindi a ottobre sarà pubblicato dalla Damster Edizioni nell'annuale antologia!!!
Inutile dire che ciò mi rende felicissima! 

lunedì 20 giugno 2011

Il Gabbiano - Sandor Marai



          Editore: Adelphi
          Anno di pubblicazione 2011
          Collana: Biblioteca Adelphi
          Lingua: Italiano
          Titolo originale: Siraly
          Lingua originale: Ungherese
          Pagine: 163






Risvolto di copertina:
Quando la giovane donna che ha chiesto udienza entra nel suo ufficio, il consigliere di Stato ha una reazione bizzarra: una violenta ilarità si diffonde nelle sue membra come un formicolio. "È così che deve ridere il diavolo» pensa l'alto funzionario "quando si rende conto ... che il suo volto ... somiglia – sia pure in modo deforme e orrendo, vago e terribile – a quello di Dio». Perché la splendida creatura che gli sta davanti è il doppio perfetto di colei che anni prima, nella penombra di una stanza, gli aveva chiesto, con voce lievemente roca, citando Lord Lyttelton: "Tell me, my Heart, if this be Love?». Poco tempo dopo quella donna si era uccisa – per amore di un altro. E adesso è tornata, pensa l'uomo: adesso che lui, a quarantacinque anni, comincia a sentirsi vecchio; ed è tornata proprio nel giorno in cui egli ha appena controfirmato un documento che getterà il suo paese nella tragedia della guerra. Ma la giovane seduta di fronte a lui gli dice di venire dal Nord e di chiamarsi Aino Laine: un nome che in finlandese significa Unica Onda. Che cosa vuole? Un permesso di soggiorno, dice... Eppure, forse, non tutto è così limpido, e il consigliere lo scoprirà al termine di una lunga notte in cui quella donna, comparsa all'improvviso nella sua vita come un gabbiano planato da lontananze boreali (uccelli voraci, i gabbiani, dotati di una straordinaria energia, e di occhi grigioverdi, simili a quelli di Aino), si mostrerà più ambigua e indecifrabile di quanto lui avesse immaginato – e gli svelerà qualcosa di sorprendente sull'unicità delle creature umane. Ancora una volta – come nelle Braci, come in Divorzio a Buda – al centro di questo enigmatico romanzo troviamo un triangolo amoroso, che Márai ci narra con quella carezzevole e crudele maestria che è soltanto sua.

Recensione "SoloLibri":
“Il Gabbiano” di Sándor Márai è un libro intenso e cerebrale, volutamente lento, che attraverso un tortuoso cammino di pensieri conduce il lettore alla piena consapevolezza di una realtà che è sotto i suoi occhi, ma di cui egli non si rende mai conto fino in fondo: la sua intera esistenza è una corsa verso l’attimo che sta vivendo, quel presente che è insieme eterno ritorno del passato e irriproducibile unicità... (continua a leggere la mia recensione su SoloLibri)


Recensione "La Bottega di Hamlin":
"Il Gabbiano" di Sándor Márai è un libro che parla della vita a un ritmo che non appartiene, per natura, alla vita stessa: è un romanzo che dilata il tempo, sospendendo l’istante in cui tutto accade per analizzarlo e sviscerarlo come a noi uomini normalmente non è concesso di fare.
La storia, semplice ed eccezionalmente paradossale, è quella di un uomo, un funzionario di Stato, la cui metodica vita viene improvvisamente sconvolta da un incontro curioso e inatteso. L’uomo ha appena controfirmato un documento... (continua a leggere la mia recensione su La bottega di Hamlin)

venerdì 17 giugno 2011

Uomini che odiano le donne - Il trailer Hollywoodiano

Finalmente l'attesa è (quasi) finita... Abbiamo il primo trailer della versione Hollywoodiana del film!
Non so a voi, ma a me le versioni svedesi non sono dispiaciute affatto.
Certo, i mezzi erano quelli che erano e forse non c'erano effetti speciali o chissà quale diavoleria americana, ma gli attori erano bravi e la trama fedele. Ciò non toglie, tuttavia, che sono molto curiosa di vedere come se la caveranno David Fincher (regista di Fight Club e The Social network) e gli attori Daniel Craig e Rooney Mara.
Il film sarà nelle sale americane a dicembre e in quelle italiane a gennaio, distribuito dalla Columbia Pictures.
Ecco a voi il trailer ufficiale!




mercoledì 15 giugno 2011

Il Codice Atlantide - Charles Brokaw


Titolo: Il Codice Atlantide
Autore: Charles Brokaw
Editore: Nord
Data uscita: 24 marzo 2011
Pagine: 432
Prezzo: 18,60 euro




La Conoscenza è un dono che Dio ha nascosto agli occhi degli uomini…
Certi segreti dovrebbero rimanere sepolti
  
Egitto. Il professor Thomas Lourds, linguista di fama mondiale, si reca ad Alessandria per girare un documentario di alcuni reperti archeologici. Uno di questi colpisce subito la sua attenzione: un’antichissima campana con iscrizioni in una lingua sconosciuta. Mentre è intento a studiarlo, però, un gruppo di uomini armati irrompe negli studi televisivi e ruba il manufatto… 
Russia. Julija Hapaeva sa di aver fatto una scoperta straordinaria: un cembalo preistorico decorato con iscrizioni indecifrabili. 
Ma, poco dopo aver mandato un messaggio al suo amico Thomas Lourds, l’archeologa viene uccisa. Sconvolto dall’aggressione subita e dalla morte di Julija, Lourds parte per la Russia, convinto che i due furti siano collegati… 
Città del Vaticano. Il cardinale Stefano Murani è ossessionato dalla decadenza della Chiesa. Anni di studi, però, lo hanno convinto che cinque strumenti musicali sono la chiave per svelare un segreto antichissimo e foriero di una straordinaria rinascita. 
E, quando una spedizione archeologica finanziata dal Vaticano porta alla luce una città sommersa nei pressi di Cadice, in Spagna, Murani è sicuro che quello sia il luogo dov’è nascosto il più grande dono che Dio ha fatto agli uomini…

Il romanzo fa parte della serie "Thomas Lourds":
1)The Atlantic Code (USA, 2009) - Il Codice Atlantide (Ita, 2011)
2) The Lucifer Code (USA, 2010)
3) The Temple Mount Code (Usa, 2011)


L'autore:
CHARLES BROKAW è lo pseudonimo dietro il quale si cela un rinomato studioso e professore universitario del Midwest. È stata la sua passione per la Storia e l’Archeologia a fornire lo spunto iniziale per la stesura del Codice Atlantide, il suo primo romanzo.
Il sito ufficiale dell'autore: www.charlesbrokaw.com

***
La mia recensione:
"Il Codice Atlantide" è un romanzo d’avventura, ben scritto e ben ritmato, ricco di colpi di scena che tengono il lettore incollato alle pagine. È proprio questo, infatti, il pregio maggiore di questo libro. Tirare il fiato è pressoché impossibile: gli inseguimenti serrati, le sparatorie e i cambi di scena si susseguono così rapidamente che gli amanti dell’azione non possono che esserne soddisfatti. Tuttavia questa caratteristica può costituire allo stesso tempo anche un limite del romanzo. Nell’evidente tentativo di mettere in scena un’opera degna del miglior Dan Brown o Ken Follet... (continua a leggere la mia recensione su Gloria's Literary Café!)

martedì 14 giugno 2011

Cuore nero - Amabile Giusti (Recensioni)


TITOLO: Cuore Nero.
AUTORE: Amabile Giusti
EDITORE: Dalai
PAGINE: 528
PREZZO: 22,00 Euro
DATA D'USCITA: 31 MAGGIO 2011


Recensione pubblicata su SoloLibri
Quando ho letto per la prima volta la trama di “Cuore nero”, la mia reazione istintiva è stata che no, questo libro proprio non l’avrei letto. Il motivo? Semplice: davvero non sarei riuscita a reggere un altro libro incentrato sui vampiri, anzi, sulla storia d’amore tra un bellissimo vampiro e un’adolescente umana, carina ma imbranata, che da Twilight in poi sembra diventata la costante di un numero infinito di romanzi dei generi più disparati. A farmi cambiare idea è stata la copertina, semplice ma d’effetto, estremamente sensuale, e una certa malsana curiosità che mi spingeva a cercar di capire cosa mai si potesse scrivere di nuovo su un argomento così abusato. Per farla breve, ho letto “Cuore nero” – per meglio dire l’ho “divorato” nel giro di un paio di giorni – e l’ho trovato semplicemente incantevole... (continua a leggere)

***

Recensione pubblicata su Gloria's Literary Café
Cuore nero” di Amabile Giusti, giovane avvocato catanese, è un romanzo che non ti aspetti. Inizi a leggerlo con calma e con un certo scetticismo, rimuginando se sia il caso o no di perdersi nell’ennesima storia d’amore tra un’adolescente umana e un bel vampiro pluricentenario, quando a un certo punto ti rendi conto che non riesci più a staccarti dalla storia, che hai voglia e urgenza di arrivare all’ultima pagina per sapere come va a finire. E proprio il finale è uno di quelli che toglie il fiato, avvincente e ricco di colpi di scena... (continua a leggere)

domenica 12 giugno 2011

Inscatolare il mondo

Ci avete fatto caso che la gente smania per cercare di definire le cose?
I sentimenti, le emozioni, gli eventi, le relazioni, è come se facessero meno paura se vengono "inscatolati" con delle belle etichette sopra. Le definizioni rassicurano, c'è poco da fare.
E accade così che se frequenti un nuovo ragazzo, dopo un po' sono tutti lì a chiedere: ma insomma, siete fidanzati? siete amanti? o solo amici? Ma che diavolo importa, dico io? 

Come se una parola volesse dire qualcosa.
A parte che le parole sono limitative se confrontate all'infinita varietà di ciò che proviamo e ci circonda, e se lo dico io che per mestiere scrivo, ci potete credere. Fiumi di parole spesso solo lontani perfino dal rendere l'idea di ciò che ci lega a una persona, figuriamoci una parola soltanto!
La cosa buffa è che anch'io un tempo ero una persona così. Dovevo etichettare, definire, sennò non stavo tranquilla. Alla fine credo che sia una questione di sicurezza... Che poi sia una sicurezza illusoria, questo è un altro paio di maniche.
Ma ci vuole coraggio per vivere senza ingabbiare continuamente se stessi e gli altri nelle definizioni. 

Ci vuole coraggio perché vuol dire aver compreso che le cose umane, anche se simili, sono sempre uniche, e come tali sfuggono a qualsiasi tentativo di catalogarle, di comprenderle e definirle una volta per tutte. Si evolvono in continuazione, in maniera imprevedibile.
E poi, parlando sia dei rapporti che dei sentimenti, molto spesso le risposte che cerchiamo sulla loro natura nemmeno esistono. Voglio dire, un rapporto ci mette anche anni per definirsi realmente. 

Le risposte arrivano col tempo, e non ha senso lambiccarsi il cervello e mettere loro fretta, perché c'è il rischio di incorrere in valutazioni sbagliate. E allora io non definisco nulla.
Vivo e mi lascio trasportare...perché cos'è la vita, in fondo, se non un fiume che scorre? 

A voi verrebbe mai in mente di voler imbrigliare l'acqua che scorre? 
Certo, potreste scattarle una fotografia... Ma l'istante dopo la realtà sarebbe già diversa.

In ricordo di noi - Rossella Martielli


Titolo: In ricordo di noi
Casa Editrice: 0111Edizioni
Genere: Mystery/Sentimentale
Data di uscita: Marzo 2011
Codice ISBN: 978-88-6307-058-3 
Pagine: 154
Prezzo: 14.00 euro
Sito: www.inricordodinoi.blogspot.com







Trama
Alice ha vent'anni, vive con la madre e nei momenti migliori si sente una ragazza come tante: una vita di provincia, pochissimi amici, un lavoro part-time, l’università e un fidanzato non troppo innamorato. 
I momenti peggiori sono quelli dell'ansia, delle crisi depressive e della paura di non riuscire più a reggere il senso d’inadeguatezza che si porta dietro da sempre. Tutto scorre come al solito fino a quando strani incubi iniziano a sconvolgerle le notti e il misterioso ragazzo dagli occhi blu comparso in sogno inizia a frequentare le sue stesse lezioni. 
Nell'istante in cui i suoi occhi incrociano quelli di Alex, un inconscio presagio la avverte che qualcosa di brutto sta per accadere nella sua vita. In un crescendo di angoscia, che come una marea si ritrae soltanto per tornare più forte di prima, inizia a vivere una vita parallela nei sogni, una vita fatta di oscure visioni di morte e irragionevole amore. Complici un misterioso libro venuto dal passato, un’inquietante leggenda e un'antica fontana dalle acque color sangue, realtà e sogno s’intrecceranno sempre più indissolubilmente fino all'invitabile epilogo, quando la morte restituirà un senso a ogni cosa.

"Frammenti di Noi"
***
All’improvviso la scena cambiò e lei si trovò in un bosco, circondata da secolari querce e deliziata dal melodioso canto dei merli, dei cardellini e di vezzosi usignoli che sembravano fare a gara per darle il benvenuto. Trascorse appena qualche istante e fu già buio. Distese di lucciole tempestarono di puntini luminosi il manto erboso e le fronde degli alberi, al punto che non era più possibile, nell’oscurità di quella serata senza luna, distinguere il manto stellato del cielo da quello della terra, per una volta egualmente brillante e luminoso.
Sapeva che come tutti i boschi, anche quello aveva una doppia anima: tanto verde, fresca e vitale durante gli afosi e assonnati pomeriggi estivi, quanto solitaria e cupa nelle gelide e interminabili notti invernali… e in quel momento lei si trovava nel regno dei rapaci, gufi, barbagianni e civette, che con l’echeggiare del loro stridulo lamento sembrano evocare antichi dolori di un’epoca che fu. Rabbrividì nel leggero abito di lanetta bordeaux, largo abbastanza da permettere al vento gelido di sfiorarle avidamente la pelle.
Ma non aveva paura, perché sapeva con certezza che anche lui era lì da qualche parte.

***

«La Fontana Rossa» bisbigliò. Sentì che Alex stava annuendo col capo. Per la prima volta la baciò sul collo, premendo le labbra umide sulla sua pelle, e la strinse più forte a sé in un abbraccio di ferro, come se avesse paura che potesse scappar via.
In quel momento una civetta squarciò con un grido il silenzio solenne dei boschi.
Come obbedendo al suo comando, il vento cessò di percuotere i rami robusti, immobilizzando le ombre delle lanterne.
Il tempo si era fermato ancora una volta.

***

Un giorno aveva preso in mano un dizionario e l’aveva sfogliato a lungo, per ore intere; cercava le parole giuste, perché si era convinta che se solo le avesse trovate e fosse riuscita a esprimere a voce o per iscritto quello che sentiva, a tradurre in un qualcosa di vagamente comprensibile la matassa aggrovigliata che aveva dentro e che minacciava di soffocarla, sarebbe stata subito meglio.
Ma le parole che cercava non esistevano.

***

Il ragazzo la imboccava scherzosamente con il suo cucchiaino, mentre sotto il tavolo con l’altra mano calda e umida le accarezzava una gamba, spingendo sempre più su la sottile lana del vestito. Arrossì di piacere e scostò il cucchiaino per dargli un profondissimo bacio al cioccolato.

***

Si strinsero la mano qualche secondo più del dovuto, e lei si sentì avvolta in una presa calda e forte. La stanza prese a oscillare leggermente, i colori sbiadirono in una nebbiolina opaca e il pavimento sotto i piedi sembrò farsi molle e poi ritrarsi.

***

La fontana era lì, immobile ed eterna, trionfalmente sicura nella sua antica maestosità, e l’acqua vi sgorgava come sempre. Qualsiasi cosa mi succeda intorno, sembrava voler dire, io sono qui e ci rimarrò fino alla fine dei tempi.

***

Guardò il cielo stellato fuori dal finestrino e accolse il ragazzo tra le sue gambe.
Si aggrappò a lui per non perdersi mentre sentiva lacrime calde scivolarle sulle guance e raffreddarsi velocemente a contatto con la pelle marmorea del suo collo teso.
Certe volte il sesso era l’unico modo che conosceva per non pensare.

***

Salendo per i sentieri interni, ripidi e poco battuti, il vento le aveva agitato i capelli. Si era stretta così forte a lui da sentirgli le ossa, si era persa nel profumo della sua maglia di cotone che le ricordava i bagnetti dell’infanzia, la pioggia sui capelli appena lavati e il sapone che la nonna strofinava sui panni nei pomeriggi d’estate.

***

Non era dolore da lacrime quello. Era piuttosto la fine di tutto.
Dei suoi sogni infantili, della speranza, della fiducia nella gente, dei timidi desideri, delle piccole gioie delle giornata, dell’innocenza con cui era andata incontro all’amore… era la fine del mondo in cui fino ad allora aveva creduto di vivere

***

E che valore poteva mai avere una felicità illusoria, che per esistere presupponeva necessariamente un costante auto-inganno? Quanto poteva essere fragile, se bastava uno sguardo in più oltre quel velo di menzogna per distruggerla miseramente?
Era come pretendere di costruire un grattacielo su una palafitta. Era questo che voleva lei? Una vita in bilico, legata a un filo d’inconsapevolezza che all’improvviso poteva spezzarsi? No.

***

Il lento sciabordio dell’acqua le cullava i sensi, tesi fino allo spasmo, mentre col naso all’insù ammirava la distesa scura e stellata del cielo. Il suo manto, tiepido e umido in quella notte di fine estate, sembrava voler proteggere quel momento dagli occhi indiscreti del mondo.
Il loro momento.

***

Raccolse le forze che le rimanevano e si chinò ad afferrarlo, per cercare di trascinarlo via con sé sulla sabbia che turbinava vorticosamente intorno a loro, infilandosi negli occhi, in bocca, impedendole di urlare e costringendola ad avanzare alla cieca, guidata solo dalle proprie mani.
Ma lui si ritrasse.
Incredula si gettò su di lui, mettendo una nuova sconosciuta forza nel tentativo di afferrarlo una volte per tutte, di tenerlo stretto al proprio petto mentre insieme scappavano via, via da quell’inferno di sabbia e acqua e oscurità senza fine.
Allora capì.

***

Se lo sfilò, sostando seminuda davanti allo specchio a figura intera dell’armadio. Osservò la figura sottile e baluginante di bianco nella fievole penombra creata dalla lampada sul comodino.
Ombre scure si allungavano negli angoli della camera e sfioravano il suo corpo, insistendo sulle ossa sporgenti del fianchi e del collo, contaminandola di nauseanti macchie che le ricordarono quelle dell’incubo. Le fissò per un po’, quasi ipnotizzata.


Dove trovarlo...

Potete acquistare il libro ordinandolo in tutte le librerie italiane. 

In ricordo di noi è disponibile inoltre nei principali siti di vendita on-line (Amazon, Ibs, ecc.); di seguito riporto i link degli store: basta cliccare sul logo e andrete direttamente alla pagina riservata al romanzo!

Per comprare il libro on-line, clicca su....








....e puoi trovarlo su....