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martedì 8 marzo 2011

Parlando d'Arte, Jack Vettriano (Fife, 1951)

Io non sono un'esperta d'arte. 
Anzi, è bene chiarire che ci capisco poco e che non conosco altra categoria in base alla quale giudicare un'opera d'arte se non il mio gusto personale. 

O meglio, il mio senso del bello. 
Nel mio piccolo mi reputo un'esteta, tutto ciò che secondo me è bello mi affascina e mi rapisce.
Dovendo fare la venale, ad esempio, preferisco mille volte un uomo bello a uno ricco. 
I miei canoni sono piuttosto classici - simmetria, perfezione, sensualità - e riesco a distinguere il bello "oggettivo" da ciò che mi affascina pur non essendo propriamente perfetto.

Tutta questa premessa per dire che nel parlare di arte, e nel "presentarvi" i miei tre pittori preferiti, non parlerò di impressionismo, di epoca barocca, di classicismo o pop-art. 

Parlerò di ciò che mi attrae, delle opere che hanno catturato la mia attenzione e hanno saputo incantarmi; ma soprattutto, parlerò delle opere che mi emozionano, che mi regalano pensieri, sogni, atmosfere ed emozione. 
Le opere che mi fanno provare desiderio e scatenano la mia fantasia, ispirando talvolta i miei scritti. 

Il primo di questi artisti si chiama Jack Vettriano. 

Dire che lo amo non rende l'idea. 
Io semplicemente adoro il suo tratto deciso e attento ai particolari, soprattutto per quanto riguarda le figure femminili, grandi protagoniste della sua arte; le atmosfere misteriose e cariche d'attesa che sa evocare, che ricordano molto gli anni Cinquanta, i locali fumosi e la seduzione d'altri tempi; amo gli attimi sospesi che ritrae, il modo in cui riesce a catturare l'istante eterno che non è il prima né il dopo, ma è il culmine del pathos e dell'attesa, quando ciò che aneliamo sta per accadere. 
Amo gli abiti dal sapore vintage, l'eleganza delle posture, l'immobile sensualità dei gesti, la simmetria che regola una passione studiata e padrona di sé, mai scomposta o indecente. 
Mi illanguidisco nell'osservare il modo in cui sa ritrarre le donne, l'amore con cui sottolinea i dettagli. 
Le sue muse sono donne brune - in tutta la produzione ci saranno forse due bionde - eleganti e sofisticate. 
Indossano biancheria nera, reggicalze e decollété col tacco.
Hanno movenze pigre e feline, si lasciano catturare, apparentemente non sono mai loro a condurre il gioco, eppure danno sempre l'impressione di avere loro il controllo della situazione. 
Ho scelto diverse opere per ornare il post (forse troppe, ma quando si tratta di Vettriano non sono in grado di fare una selezione. 
Mi piace tutto, in barba a quei critici che lo definiscono populista e privo di talento).

E' uno dei pittori viventi più quotati al mondo, e si calcola che le riproduzioni delle sue opere fatturino ancora di più degli originali. 
I dipinti che proporrò hanno come filo conduttore la seduzione
Ho di proposito scartato i più famosi, perché lo spazio è poco e certo non posso occupare l'intero blog, anche se lo vorrei. 

Spero che questa "galleria"
seduca anche voi 
come ha fatto con me...

Attualmente il mio preferito!

6 commenti:

  1. hai ragione lo adoro anch'io, mi fa sentire piu donna

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  2. Secondo me oltre a non essere esperta d'arte, non sei neppure un'esteta: qua di bello non c'è proprio niente ;)

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  3. Appoggio l'anonimo di ottobre. Per me non è neanche una scrittrice. Vettriano è quanto di peggio si possa trovare nella storia dell'arte. Ops ... ho messo arte e Vettriano nella stessa frase. Scusate.

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  4. ..E quali sono gli altri due tuoi pittori preferiti?

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  5. Mi fa piacere che dopo nove mesi qualcuno ha suscitato la tua ilarità. Voglio ridere anch'io: quali sono gli altri due pittori che preferisci?

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