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mercoledì 28 settembre 2011

"Ghost" - Richard Matheson

Autore: Richard Matheson
Titolo: Ghost
Editore: Fanucci
Genere: Thriller/Noir/Erotico
Pagine: 304
Costo: 10,00 euro
ISBN: 9788834717493



A due passi da New York esiste una località chiamata Logan Beach.
D’estate è una frequentata stazione di villeggiatura, ma d’inverno ha un’atmosfera un po’ da vecchia America vittoriana, angosciosa e rarefatta: un litorale battuto dal vento e dalla pioggia, una grande casa in cima a una scogliera, una villetta sulla sabbia e il resto del mondo lontano come non mai. 
Proprio qui,o e proprio in un inverno più inclemente del solito, si rifugiano David ed Ellen, una matura coppia di coniugi, con la speranza di ricucire in qualche modo il loro rapporto in crisi da tempo, lontani dall’assolata California e da una storia di infedeltà che Ellen non riesce a perdonare. 
Ma l’insidia è dietro l’angolo, nella persona di una enigmatica e bellissima ragazza che compare all’improvviso dal nulla e che pian piano si insinua nella vita di David fino a sconvolgerla, facendo leva sulle sue debolezze. Chi è Marianna? Da dove viene? E, soprattutto, cosa vuole? 
David dovrà affrontare e sconfiggere i propri demoni, anche quelli più inconfessati: in ballo non c’è più soltanto il suo matrimonio, ma la sua sanità mentale e la sua stessa vita.

Giunsero alla villetta poco dopo le quattro di quel pomeriggio. David parcheggiò la macchina sul davanti e lui ed Ellen rimasero seduti in silenzio a fissare le assicelle di legno sbiadito che rivestivano le pareti esterne, gli infissi piegati e rugginosi e le finestre con un dito di sporco sopra. Alla fine David disse: “Chissà se Roderick e Madeline Useher ci stanno aspettando”.
Ellen rispose con un debole rumore: se fosse di divertimento, di dolore, o di entrambi, David non riuscì a capirlo. 
Si girò verso di lei e le sorrise per confortarla. “Vuoi provare un altro posto?” le chiese.
Lei lo guardò sorpresa. “Ma l’agente immobiliare ci ha detto che non ci sono altri posti”.
“Non qui, no”.
 L’espressione di lei s’incupì. “Non a Logan Beach?”
“Voglio dire…” David fece un gesto vago. “Piuttosto che stare qui dove non ti senti a tuo agio.” Riuscì a rivolgerle un altro sorriso. “Sarebbe solo per la notte” aggiunse. “Di giorno staremmo qui”.
Ellen annuì distrattamente e tornò a fissare la villetta.
Non era possibile alloggiare lì, si rese conto David, se non altro perché faceva troppo freddo. Si piegò all’indietro, lasciò cadere le mani dal volante e si voltò verso il sordo brontolio della risacca. Strano che quel posto fosse sopravvissuto e l’altro no: era ugualmente vicino all’acqua.
“Peccato che l’altra villetta sia andata distrutta” disse.
“Già, proprio un peccato” replicò lei con calma.
David la guardò per interpretare la sua espressione. C’era dolore, certo, e sgomento. C’era anche rassegnazione? Allungò una mano e strinse quelle di lei, chiuse in grembo.

RICHARD MATHESON, nato nel New Jersey nel 1926, ha forgiato il gusto e le caratteristiche del ‘fantastico’ contemporaneo, influenzando profondamente altri linguaggi, dal cinema ai fumetti ai videogiochi. Ha scritto alcuni degli episodi più memorabili di "Ai confini della realtà", e diverse sue opere sono state adattate per il grande schermo, tra cui "Tre millimetri al giorno" e "Io sono leggenda", che ha ispirato tre film, di cui l’ultima versione (del 2008), dal titolo omonimo, è stata diretta da Francis Lawrence, con protagonista Will Smith. 
Richard Matheson ha vinto numerosissimi premi, tra cui l’Edgar Allan Poe e un Bram Stoker alla carriera.

*Leggi la mia Recensione!*

David ed Ellen sono una coppia come tante: entrambi hanno raggiunto la mezza età e si apprestano a diventare nonni proprio mentre in cui il loro matrimonio, in crisi da tempo, sta attraversando un momento particolarmente delicato, con lui che ha tradito e lei che non riesce a perdonarlo. 
In un estremo tentativo di salvare il loro rapporto, la coppia decide di recarsi a Logan Beach – località balneare nello stato di New York, in cui avevano trascorso la luna di miele – per una breve vacanza. Affittano una villetta fredda e inospitale, che si staglia solitaria sulla costa battuta dal vento e dalla pioggia, le cui rocce sono artigliate da un oceano grigio, infuriato, che brontola ininterrottamente nelle notti di tempesta. 
Logan Beach, infatti, è la tipica località turistica che sembra vivere solo d’estate: d’inverno non c’è posto per luoghi del genere, abbandonati da Dio e dagli uomini, che vivono un tempo sospeso in attesa della prossima bella stagione. Ed è proprio quest’ambientazione cupa e desolata, l’atmosfera inquietante, rarefatta e irreale, come se spazio e tempo abbiano momentaneamente abdicato al loro ruolo, a regalare a questo romanzo un fascino noir, una patina di raffinatezza che gli amanti del brivido non possono che apprezzare. 
A regalare altri sussulti ci pensa la bellissima Marianna, misteriosa e intraprendente fanciulla che entra nella vita di David all’improvviso, materializzandosi dal nulla, e che ben presto la sconvolge in maniera imprevedibile, facendo leva sui punti deboli dell’uomo, che sono poi i punti deboli di ogni uomo, come l’autore sembra dirci tra le righe: l’estrema debolezza della carne, l’incapacità di resistere a quell’impulso erotico che in quanto creature pensanti dovremmo dominare, ma che in realtà spesso ci domina. In tal senso, il romanzo assume il valore di una favola "nera" con tanto di morale, una storia emblematica e metaforica che, prima di far paura, parla di uomini e donne, della complicate dinamiche di coppia, del valore della virtù e delle conseguenze di vizi e bugie: il che non è poco, anzi, è ben più di quanto facciano moltissimi altri libri dalle finalità pedagogiche apertamente dichiarate… (continua a leggere la mia recensione su La Bottega di Hamlin)

domenica 25 settembre 2011

Una sera come tante ♥

Era da tanto tempo - forse troppo - che non scrivevo un vero post, uno che in sostanza non fosse una semplice recensione. 
Ma stasera sono qui, a letto, con la febbre - per l'ennesima volta, e l'inverno deve ancora incominciare!!! - mi è venuto in mente di buttare giù due righe.
Un po' mi mancano i tempi in cui tenevo un blog anonimo dove parlavo in lungo e in largo della mia vita provata, di amori, delusioni e scazzi... Mi mancano perché per ovvi motivi, visto che il blog e pubblico, nonché la mia persona sputtanatissima, non posso più scrivere quello che voglio, e devo giocoforza limitarmi negli argomenti e nelle esternazioni. Ho deciso che andrò per "tag", buttando lì le parole che mi frullano nella testa in questo momento.
Tanto per cominciare... Autunno
Io amo l'autunno, è più forte di me. E' una stagione mite, evocativa, malinconica, dai colori bellissimi, i miei preferiti da sempre... il porpora, il marrone, il beige, il grigio antracite del cielo plumbeo. 
Come ho detto spesso, amo anche la pioggia e, perché no, le nuvole. Sono del parere che sei hai la felicità nel cuore, se ami, il sole ce l'hai dentro te, non importa se piove e c'è un vento che sembra volerti portar via anche i sogni. Ma il vero motivo per cui amo l'autunno è un altro, lo stesso per cui amo i lunedì: lo vedo come un nuovo inizio, la stagione in cui rinnovarsi, cambiare forme e pensieri, inventarsi nuovi interessi e intraprendere attività che sognavi da tempo... 
In questo senso, vedo l'estate un po' come una pausa che alla lunga mi sfinisce. Una lunga vacanza appunto, in cui tutto è lasciato in sospeso, ogni cambiamento o attività importante rimandata a settembre. Settembre è arrivato, la vita è ricominciata e con essa il lavoro... 
E sono felice, sì, perché ogni nuovo inizio è una benedizione!
Marmellata. Chi mi conosce bene sa che amo i dolci... 
In pratica io vivrei di dolci, e anche stasera, con la gola che fa malissimo e la pelle infuocata, io desidero solo gelato a volontà, mi sembra di non aver mai desiderato niente così intensamente! 
Ma tant'è, non c'è gelato in casa, perciò mi accontento di biscotti, marmellata e.... Tachipirina.
Libri. Poteva mancare questo tag?! Certo che no! Tanto per cominciare, vi anticipo una novità che presto farà la comparsa qui sul blog: le video-recensioni! Ebbene sì, ho deciso di sperimentare questa novità... Parlare mi piace, i libri li amo e parlare di libri è qualcosa che potrei fare all'infinito, quindi perché non provare? 
Devo solo attrezzarmi per benino :-)!
E poi voglio scrivere qualcosa di un libro che ho preso l'altro giorno in Feltrinelli. Non vedo l'ora di leggerlo - o meglio di studiarlo, visto che si tratta di un saggio sociologico - e poi scrivere le mie riflessioni qui. 
Lui, il grandissimo Bauman, ai tempi dell'università era il mio sociologo preferito... Sublime, geniale e incredibilmente avanti!


Zygmunt Bauman
Amore liquido
Sulla fragilità dei legami affettivi
trad. di S. Minucci
Collana: Economica Laterza [388]
ISBN: 9788842079644
Pagine: 238
Costo: 9.50 euro


«La solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. Cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia».
I protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell’aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. 
Eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare. Il nuovo, originale libro di uno dei più influenti sociologi del nostro tempo.

E infine, True Blood, il mio telefilm preferito! Mi guardo un paio di puntate dell'ultima serie che ho scaricato e visto solo per metà... Buona serata amici lettori :-)!

giovedì 22 settembre 2011

"I segreti di Juniper Lane" - Cammie McGovern

I segreti di Juniper Lane
Collana: Narratori Moderni
Traduzione di: Doriana Comerlati
Formato: Brossura
Pagine: 288
Prezzo: € 17.60
ISBN: 978881167035-3









Una comunità che nasconde oscuri segreti.
Una vita apparentemente perfetta.
Cosa sei disposto a pagare per salvare la tua reputazione?

«Di sicuro i personaggi di Desperate Housewives si troverebbero a loro agio nell'inquietante Juniper Lane.»
«Kirkus Reviews»

«Una romanzo che seduce, pieno di colpi di scena e sconvolgenti falsità 
che vengono alla luce.»
«Publishers Weekly»

«Cammie McGovern è tornata con un nuovo successo che è insieme il pungente ritratto di una società e un appassionante romanzo letterario.»
«Bookpage»

«Un giallo sulla sfiducia e l'inganno, reso ancora più sinistro dalle oscure verità che si nascondono dietro una facciata rispettabile.»
«Booklist»

Non ci sono stati spari, né grida. Eppure, nella bella villetta dipinta di beige del quartiere residenziale di Juniper Lane, Linda Sue è stesa ai piedi delle scale, con la testa fracassata.
Betsy Treading, la sua vicina di casa, è accanto al corpo, con la camicia da notte sporca di sangue. Betsy soffre di sonnambulismo. 
Non sa perché si è risvegliata lì, né come ci è arrivata.
Soprattutto, non sa cosa sia successo a Linda Sue. 
Per la polizia è molto facile accusarla dell'omicidio.
Dodici anni dopo, Betsy esce di prigione. Ancora non sa chi abbia davvero ucciso Linda Sue, ma è determinata a scoprirlo.
Perché Betsy non aveva nessun motivo per ucciderla, era sua amica. Ma ai tempi del processo tutti, compreso il suo avvocato, hanno preferito credere che fosse stata semplicemente colta da un raptus di follia. Le prove schiaccianti e l'inspiegabile silenzio dei vicini di casa l'avevano condannata, senza possibilità di appello.
Durante tutti quei lunghi anni di carcere solo una persona le è rimasta accanto, Marianne, che viveva proprio nella villetta di fianco. 
Ed è proprio da lei che Betsy si rifugia per capire cosa c'è dietro quell'orribile delitto che è sicura di non aver commesso. Troppe sono le tessere del puzzle che non combaciano. 
E dietro le aiuole ordinate e le facciate dipinte di fresco delle villette si nascondono molte persone sospette, dal passato non proprio limpido. Come Geoffrey, un affascinante scrittore, o la stessa Marianne, ossessionata in maniera patologica dalla sicurezza e dalle ronde di quartiere. Betsy deve scoprire le loro vere facce. 
Solo così potrà riappropriarsi della sua vita spezzata.
Besteller in USA, I segreti di Juniper Lane ha conquistato la stampa che ha consacrato Cammie McGovern come una delle migliori scrittrici di thriller degli ultimi anni.
Sullo sfondo di un'atmosfera satura di elettricità, una storia di false apparenze e menzogna, di colpa e innocenza che lascerà senza fiato gli amanti della suspense.

Cammie McGovern ha ricevuto premi prestigiosi per i suoi racconti, pubblicati su riviste come «Glamour», «Ladies' Home Journal», «Redbook» e «Seventeen». 
Già autrice di un romanzo inedito in Italia (The Art of Seeing), vive a Amherst nel Massachusetts con il marito e i tre fi gli, il più grande dei quali è autistico. 
Ha fondato Whole Children, un'organizzazione dedita all'assistenza ai bambini problematici. Venduto in dieci paesi, acclamato dalla critica e dal pubblico, “Contatto visivo” è stato proclamato romanzo dell'anno dal «New York Times»; Julia Roberts ne ha acquistato i diritti cinematografici.


*Le mie recensioni*

“I segreti di Juniper Lane”, di Cammie McGovern, edito Garzanti, è un libro così raffinato e allo stesso tempo forte, d‘impatto, da non lasciare al lettore alcuna tregua: pagina dopo pagina, la scrittura limpida e gentile della McGovern trascina in un vortice di misteri, segreti, indizi ben nascosti, continui colpi di scena e un numero infinito di falsità.
Un universo complesso e sfaccettato che ha il proprio fulcro nell’ipocrita e perbenista provincia americana, quei minuscoli quartieri suburbani nati per riprodurre artificialmente la vita di un’idilliaca cittadina, che in realtà sono crogiolo di bugie e finzioni, messe in scena abilmente costruite per occultare tutto ciò che non deve essere detto, ciò che non può esser detto.
È questo il mondo che accoglie Betsy Treading – ex bibliotecaria accusata dell’omicidio di un’odiosa quanto eccentrica vicina – alla sua uccisa dal carcere; Juniper Lane è straordinariamente somigliante – sia per l’assonanza del nome che per il reticolo di segreti che lo avvolge come la tela di un ragno – a Wisteria Lane, il quartiere residenziale immaginario in cui vivono le casalinghe del telefilm americano “Desperate Housewives”, tuttavia le somiglianze tra libro e fiction finiscono qui: nel romanzo, infatti, non c’è traccia dell’ironia tragi-comica che ha fatto la fortuna di quel telefilm, né le tematiche vengono trattate con la stessa leggerezza.
“I segreti di Juniper Lane” è un giallo ibrido, a tratti estremamente inquietante, il cui maggior pregio è la maestria con cui l’autrice riesce a svelare gli indizi necessari alla risoluzione dell’intricato rompicapo che è l’assassinio di Linda Sue, donna sola e disinibita, sincera e anticonformista fino alle estreme conseguenze: lentamente, uno per uno, svelando solo il necessario perché la curiosità del lettore aumenti sempre più, lasciandogli intuire che la superficie appena increspata del microcosmo che è Juniper Lane nasconde ben più di ciò che egli immagina. Ben peggio, con ogni probabilità... (continua a leggere la recensione su Sul Romanzo)

“I segreti di Juniper Lane” di Cammie McGovern, edito Garzanti, è uno di quei romanzi “diversi”, particolari al punto da sconcertare il lettore, soprattutto all’inizio, trasportandolo in un’altra dimensione: pervaso dall’inizio alla fine dall’atmosfera rarefatta di un sogno, è un libro denso, ricco di colpi di scena, in cui nulla accade per caso e ogni evento, anche il più insignificante, possiede un significato simbolico. 
Si tratta fondamentalmente di un giallo, in cui anche il lettore più arguto dovrà faticare per venire a capo dell’intricata vicenda, ma non soltanto di un giallo, poiché “I segreti di Juniper Lane” possiede più anime: complesso romanzo d’introspezione ed efficace affresco della società contemporanea, è evidente che ciò che importa all’autrice (e al lettore) non è tanto l’identità dell’assassino, bensì tracciare un’immagine, per quanto vaga e imprecisa, dell’identità umana tout court, di quella macchina complessa e imprevedibile che è l’essere umano. 
Ne “I segreti di Juniper Lane”, infatti, sfila una lunga galleria di personaggi a tutto tondo, incomprensibili, unici e contraddittori come sanno essere gli uomini e le donne reali, quelli che incontriamo tutti i giorni, quelli come noi e allo stesso tempo diversissimi da noi; la McGovern aspira a creare un microcosmo che rappresenta una realtà esasperata, portata all’eccesso per ingigantirla come sotto l’effetto di una lente d’ingrandimento, e a mio parere ci riesce a meraviglia... (Continua a leggere la recensione su Solo Libri)

lunedì 19 settembre 2011

"La regina dei diamanti" - Linda Howard


Autrice: Linda Howard 
Titolo originale: Death Angel 
Genere: Romantic-Suspance 
Traduttrice: Marilisa Pollastro
Pubblicato: luglio 2011
Editore: LeggereLeggere Editore
Livello sensualità: Medio-Alto
ISBN: 978-88-6508-093-1
Pagine: 352 
Prezzo: € 10





Bellezza mozzafiato, appassionata di diamanti e di uomini pericolosi, Drea Rousseau si è sempre accontentata di recitare la parte dell’amante sciocca e innocua. Ancora per poco, però, perché da tempo ha in mente un piano ed è arrivato il momento di metterlo in pratica.
La copertina americana
Nulla fa sospettare il temibile Rafael Salinas; mai avrebbe potuto immaginare che quell’angelo dagli occhi limpidi è anche un genio telematico, nonché un’abile manipolatrice. Infatti, prima di dissolversi nel nulla, Drea ruba al suo amante due milioni di dollari.  Salinas non la lascerà andare senza prima regolare i conti, e mentre la donna cerca di cancellare ogni traccia e riprendere in mano il suo destino, lui assume un killer per ucciderla. Ma a volte per rinascere bisogna ritrovarsi faccia a faccia con la morte, ed è questo che sta per accadere a Drea. E non solo, perché per tornare a fidarsi degli altri e raccogliere tutte le sue forze, dovrà scendere a patti con l’uomo assoldato per ucciderla, con chi minaccia di conquistarla e legarla a sé per sempre.
Quando la vendetta è l’unica strada verso la libertà, e la posta in gioco si alza ora dopo ora, scendere a patti con il pericolo sembra l’unica via d’uscita.


Linda Howard è una delle scrittrici di romanzi femminili più  apprezzata sia negli Usa che all’estero. Ha cominciato a scrivere alla tenera età di dieci anni, e da allora non ha più  smesso. Durante la sua lunga carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari, ed è entrata nelle librerie di milioni di lettrici nel mondo.
La tensione spinta sempre al limite, la trama originale che tiene sulle spine fino all’ultima pagina, e la sensualità inimitabile che contraddistinguono lo stile di Linda Howard, fanno di "La regina dei diamanti" una delle sue prove migliori, perfetta per il suo esordio nelle librerie italiane.

*le mie Recensioni*

"Linda Howard è un’autrice di romanzi femminili molto conosciuta e apprezzata all’estero, soprattutto negli Usa, dov’è nata e vive. 
“La regina dei diamanti”, pubblicato nel 2011 da Leggere Editore, è un romanzo dalla miscela esplosiva che ben rispecchia lo stile di questa scrittrice da noi (purtroppo) ancora poco conosciuta: a un romance bello e puro, infatti, viene aggiunta una buona dose di sensualità, un tocco di brivido, qualche risata, un pizzico di commozione e una trama così avvincente da riuscire a far trattenere il fiato fino all’ultima pagina.
Rivolto prevalentemente a un pubblico femminile (in fin dei conti si tratta pur sempre di un romance) è uno di quei libri da cui non riesci a staccarti, per cui sei capace di trascorrere la notte in bianco, non vedendo l’ora di vedere come va a finire, ma al tempo stesso non vuoi che finisca, perché, si sa, veder finire le cose belle lascia sempre addosso una patina di malinconia.
Drea Rousseau, nome di fantasia usato per sostituire l’anonimo “Andie Butts”, ha trent’anni, è bellissima e ha deciso di consacrare la sua vita al denaro e al potere, nascondendo abilmente la sua intelligenza per diventare la donna innocua e decorativa di un boss della mafia newyorkese, Rafael Salinas. L’apparenza di bambola stupida, però, nasconde una notevole astuzia: un bel giorno, infatti, Drea scappa dall’uomo portandogli via due milioni di dollari. 
Ma quello a cui sta giocando è un gioco pericoloso, che si complica ulteriormente quando Salinas mette sulle sue tracce il sicario più abile di tutti, un vero segugio, famoso nell’ambiente criminale perché riesce a portare a termine ogni tipo di lavoro. 
La sua fuga per gli Stati Uniti, cercando di scappare dall’uomo che vuole ucciderla, il cui tocco Drea ha già sperimentato tempo prima, durante un infuocato pomeriggio passato interamente a letto, ben presto si trasformerà per la ragazza in una corsa verso la salvezza personale e una vita nuova, verso un destino che ha in serbo per lei ciò che non ha mai conosciuto: l’amore..." (continua a leggere la recensione su Solo Libri)

"La regina dei diamanti", di Linda Howard, è il classico romanzo che non ti aspetti. Lo compri in cerca di una lettura leggera, che ti rilassi quando hai il cervello in tilt e tanta voglia di staccare, e ti accingi a leggere un thriller discreto, sapientemente diluito da una buona dose di romance, che intrighi la fantasia e al tempo stesso faccia sognare: la regina dei diamanti non delude tali aspettative, anzi, le supera al punto che ti ritrovi a non staccare gli occhi dalle pagine finché non l’hai finito, ritagliando qualche minuto qua e là tra gli impregni quotidiani perché davvero muori dalla voglia di vedere come va a finire la storia di Drea Rousseau, giovane, bella e ambiziosa che scappa via con i soldi dell’amante, pericoloso trafficante di droga di base a New York.
Già questo ai miei occhi costituisce un merito, soprattutto in un’epoca come la nostra, in cui gli stimoli sono talmente tanti da costringerci a distogliere continuamente l’attenzione. 
Linda Howard, conosciutissima negli Usa ma pressoché sconosciuta qui da noi fino a un paio di mesi fa, quando Leggere Editore ha pubblicato questo romanzo, è una vera maestra dell’intrattenimento: e lo dimostra subito, facendo entrare la trama nel vivo fin dalle primissime pagine. 
Un inizio esplosivo, in cui il lettore viene letteralmente catapultato nella storia, da cui non riesce proprio a staccarsi finché la tensione non cala e il ritmo torna lento, esasperatamente lento, così da mantenere ben deste attenzione e curiosità..." (continua a leggere la recensione su La Bottega di Hamlin)

venerdì 16 settembre 2011

"Strane creature" - Lisa Jane smith


Lisa Jane Smith
Il diario del vampiro. Strane creature.
ISBN: 978-88-541-3053-1
Pagine: 208
Euro: 12.90
Casa Editrice: Newton Compton
Genere: Young Adult, Noir, Horror

La saga che ha ispirato la serie TV The Vampire Diaries, creata da Kevin Williamson e Julie Plec

Il racconto di Stefan prosegue. 




Elena continua a leggere le pagine del suo diario…


Manhattan, fine Ottocento. Lasciata New Orleans dopo il terribile tradimento di suo fratello Damon, Stefan tenta disperatamente di cominciare una nuova vita. Giura che d’ora in poi terrà a freno i suoi istinti di vampiro e non farà mai più del male a nessun umano. 
Deciso a dimenticare tutto, si aggira in silenzio per le strade della città cercando di scomparire tra la folla…Presto però scoprirà che non può sfuggire al passato: suo fratello è già a New York, e ha grandi piani per il loro futuro insieme. Ma Damon non è il solo a cercarlo: un vecchio nemico lo attende, nascosto nell’ombra. Un nemico più potente e spietato di quanto avrebbe mai potuto immaginare.





«Ipnotizza il lettore fino all’ultimo capoverso»

Francesco Fantasia, Il Messaggero



«Lisa Jane Smith brilla nel firmamento del “new gothic”»

Enzo Di Mauro, Corriere della Sera



«La Signora delle saghe fantasy»
Laura Pezzino, Vanity Fair



«Una storia intensa, passionale, crudele, che inchioda il lettore»
Ragazza Moderna


Tutto è cambiato. Il mio corpo, i miei desideri, il mio appetito. La mia anima. In soli diciassette anni sono stato testimone di più tragedie di chiunque altro…. e di fin troppe sono stato la causa. Porto con me il ricordo della mia morte e di quella di mio fratello. Sono ossessionato dal suono dei ns ultimi respiri nei boschi muscosi di Mystic Falls, in Virginia, e dalla visione del corpo senza vita di mio padre sul pavimento del suo studio, nella ns splendida Villa Veritas. Sento ancora l’odore della chiesa carbonizzata in cui furono bruciati i vampiri del paese. 

E posso quasi sentirne il sapore del sangue che ho bevuto dopo la trasformazione, e delle vite che ho rubato solo per fame e indifferenza. Ancora più chiaramente vedo il ragazzo curioso e sognatore che ero una volta, e se il mio cuore potesse battere, si spezzerebbe per il dolore di fronte alla spregevole creatura che sono diventato.
Ma anche se ogni molecola del mio essere si è trasformata fino a rendermi irriconoscibile, il mondo continua a girare. I bambini crescono e il passare del tempo smagrisce i loro volti paffuti.
I ragazzi innamorati si scambiano sorrisi di nascosto, parlando del più e del meno. I genitori dormono, mentre veglia la luna, e si svegliano quando i raggi del sole li scuotono dolcemente dal sonno. 
Mangiano lavorano e amano. I loro cuori non smettono mai di pompare, con colpi ritmici, regolari, assordanti, ipnotici. E il loro sangue, mi ammalia e mi seduce, come la melodia di un’incantatore di serpenti seduce un cobra.
Una volta disprezzavo le vite tediose degli umani credendo che il mio potere mi avrebbe reso migliore di loro. Con il suo esempio, Katherine mi aveva insegnato che il tempo non ha importanza per i vampiri, e che potevo non curarmene, vivere momento per momento e passare da un piacere carnale all’altro senza timore delle conseguenze. Nei primi tempi a New Orleans, ero esaltato del mio nuovo potere, della forza e dalla velocità che avevo acquisito e che sembravano non aver limiti. Gli umani erano le mie prede. 

Consideravo le loro vite insignificanti e le strappavo via senza rimorso. Ogni calda goccia di sangue mi faceva sentire vivo, forte, impavido e potente.Ero stordito dalla sete di sangue. 
Ho ucciso così tanta gente, con indifferenza. Non riesco nemmeno a ricordare i volti delle mie vittime. Ecceto uno.
Quello di Callie. I suoi capelli rosso fiamma, i suoi limpidi occhi verdi, la morbidezza delle sue guance, la sua tipica posa con le mani sui fianchi… Ogni dettaglio di lei riemerge con dolorosa chiarezza.
E’ stato Damon, mio fratello, lui che una volta era il mio miglioer amico, a ucciderla.Quando l’ho costretto a trasformarsi in vampiro gli ho sottratto la sua vita, così lui mi ha tolto l’unica cosa che poteva prendersi: il mio nuovo amore. Callie mi ha fatto ricordare cosa si provi a essere umani e cosa significhi dare valore alla vita. 
La sua morte è un peso tremendo che opprime la mia coscienza.Ora la forza è un fardello, la costante sete una maledizione, la promessa dell’immortalità una terribile croce da portare sulle mie spalle. I vampiri sono mostri, assassini. Non devo dimenticarlo mai più. 
Non devo mai permettere al mostro di prendere il sopravvento. Anche se su di me graverà sempre il peso della colpa di ciò che ho fatto a mio fratello, della decisione che preso per lui, devo continuare il cammino oscuro che lui è così determinato a percorrere. 
Lui prova piacere nella violenza e nella libertà della sua nuova vita, invece io sento solo rimorso.
Prima di lasciare New Orleans, ho combattuto il demone che mio fratello damon era diventato. Ora mi sono rifatto una vita la Nord, lontano da chiunque mi abbia conosciuto, sia come umano, sia come vampiro, l’unico demone che devo combattere è la mia fame.

* Le mie recensioni*

“Strane creature” di Lisa Jane Smith è il nuovo, attesissimo capito di una saga – “I diari del vampiro” – che ha avuto fortuna sulla scia del successo mondiale del più famoso parente vampiresco “Twilight” e che si è affermata anche grazie al telefilm “Vampire Diaries”, tratto dai libri della Smith.
Siamo agli inizi nel secolo scorso, a New York. Dopo la morte della donna amata, Callie, per mano di suo fratello Damon, Stefan Salvatore, giovane e tormentato vampiro originario di Mystic Falls, in Virginia, ha deciso non vivrà più come la maggior parte dei suoi simili, uccidendo vittime innocenti per nutrirsi di sangue umano: vivrà isolato dal mondo e berrà sangue animale, che gli permetterà di rimanere in vita senza sporcare una coscienza già macchiata. 
Non ha però considerato che New York, metropoli caotica e affollata, in cui si mischia il sangue di numerose razze ed etnie, non è il luogo giusto per vivere in ascetica solitudine: troppe sono le tentazioni che la “Grande Mela” offre a un vampiro giovane, affamato e soprattutto affascinante come Stefan, e i suoi buoni propositi vengono presto messi alla prova da un incontro che cambierà il suo destino. 
Una sera, infatti, mentre sta cacciando scoiattoli a Central Park, Stefan s’imbatte in una giovane donna priva di sensi, che giace a terra insanguinata, in fin di vita. Il vampiro è dunque costretto a scegliere tra un coraggioso tentativo di salvataggio e il prepotente, incontrollabile, richiamo del sangue: quando la parte migliore di lui ha il sopravvento, seppur a fatica, Stefan riporta la ragazza a casa, dalla sua famiglia, i Sutherland, newyorchesi ricchi e popolari che sviluppano subito un’inspiegabile simpatia nei confronti del giovane.
La scrittura di Lisa Jane Smith, pur non raggiungendo livelli d’eccellenza, riesce comunque nella sua linearità a catturare il lettore, attratto dall’ambientazione romantica di fine Ottocento che l’autrice riesce a creare così bene e dai caratteri – entrambi molto forti, decisamente approfonditi e “vivi” – dei due fratelli Salvatore, al cui fascino contribuiscono notevolmente gli attori che li interpretano magistralmente nel telefilm tratto dalla serie..." (Continua a leggere la recensione su Solo Libri)

"La narrazione procede spedita, senza intoppi di sorta, anche se la trama inceppa qua e là: a capitoli particolarmente densi, ricchi di storia e colpi di scena, se ne alternano infatti altri leggermente noiosi, dove non accade quasi nulla e anche ciò che accade è di scarso interesse per il lettore. Mentre, inoltre, i personaggi principali sono come sempre ben caratterizzati (i caratteri del resto sono ben cementati dai capitoli precedenti di questa saga particolarmente lunga), quelli secondari lasciano un po’ a desiderare: troppo poco approfonditi, probabilmente necessitavano di più pagine per emergere al meglio, acquistando sfumature inedite..." (Continua a leggere la recensione su Gloria Literary Café) 

lunedì 12 settembre 2011

"Corpi senza volto" - Tess Gerritsen

CORPI SENZA VOLTO
Un incubo avvolto nel gelo
Traduzione di Tissoni A.
Genere: Thriller
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 348
Prezzo: € 17.60
In libreria dal: 13 Aprile 2006



Boston, pochi giorni a Natale. La città è imbiancata dalla neve, serrata dal gelo in attesa delle festività. Ma la morte non ha rispetto per luoghi sacri o ricorrenze: Maura Isles, patologa della polizia metropolitana soprannominata la Regina dei Morti, viene convocata dal detective Jane Rizzoli a ora tarda, nella cappella del convento di Nostra Signora della Divina Luce. 
A terra giacciono due corpi massacrati: la novizia Camille e suor Ursula, più anziana e con un passato nelle missioni del Terzo mondo. Per la giovane non c’è nulla da fare, ma sorella Ursula viene trasportata d’urgenza in ospedale. Forse, se riprende conoscenza, potrà fornire qualche indizio...
Comincia così un thriller con risvolti agghiaccianti dove sono le donne al centro dell’intrigo. Jane Rizzoli e il segreto che porta dentro di sé e la costringe ad affrontare sentimenti che vorrebbe sfuggire. Maura Isles alle prese con la ricomparsa dell’ex marito, e con una passione che torna a riaccendersi. 
Sorella Ursula che ha visto ciò che non doveva vedere e Camille, al centro di una tragedia ancor più straziante. 
C’è un legame fra tutto questo e l’orrenda scoperta di una donna fatta a pezzi in un sobborgo?

"Maura guardò il pavimento di pietra dove fino a poco prima giaceva suor Ursula e ammise che con il suo istinto Jane aveva visto giusto, che si trattava dell'aggressione di un pazzo. 
Quella che vedeva davanti a sé, in quelle macchie di sangue, nei colpi inferti al cranio di suor Camilla, era follia. 
Follia o malvagità. Ebbe la sensazione che una corrente gelida le investisse la schiena. Si raddrizzò, rabbrividendo, lo sguardo immobile sul crocifisso."

Tess Gerrirsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un’affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli.




"Due affascinanti protagoniste, una storia macabra ed enigmatica. 
Tess Gerritsen torna a regalare brividi."
Booklist


"Deliziosamente perverso... la dottoressa Gerritsen 
vi sottopone a una vera autopsia."
Kirkus Review


"Spaventoso come solo la Gerritsen può essere... 
un thriller che vi scuoterà nel profondo."
Harlan Coben


*La mia recensione*

"Tess Gerritsen, maestra del medical-thriller made in Usa, non delude nemmeno questa volta: uscito qualche anno fa, prima per Longanesi e successivamente in versione tascabile per Tea, “Corpi senza volto” è un romanzo estremamente inquietante, che gioca con maestria e consapevolezza con alcuni dei luoghi comuni più usati – e abusati – della tradizione del giallo: conventi isolati e battuti dal vento, laghi che nascondono oscuri segreti, strane bambole, malattie innominabili e, appunto, corpi senza volto. 
Una miscela perfetta, che pagina dopo pagina regala colpi di scena e rimescola le carte in tavola, cosicché il lettore, perfino quello più esperto del genere, fatica a capire quale dettaglio interessi davvero il caso e quale invece sia soltanto un modo per depistare il lettore da una conclusione davvero sorprendente, che lascia spazio anche a un romantico lieto fine, affatto scontato. Ancora una volta il romanzo è ambientato a Boston e ruota attorno alle due superbe protagoniste: Jane Rizzoli, ispettrice di polizia abilissima e all’apparenza cinica, e Maura Isles, anatomopatologa che ha fatto dei cadaveri il centro della sua vita professionale, e che per questo è stata soprannominata “la regina dei morti”. 
Ancora una volta a fare da sfondo ai delitti e a tutto ciò che è loro connesso ci sono le vicende personali delle due donne, che tuttavia non rubano mai la scena al crimine, né tanto meno annoiano, persino quel lettore – e ce ne sono molti – che in un thriller vorrebbero azione dalla prima all’ultima pagina. 
E a tal proposito, “Corpi senza volto” di certo non scontenta: dall’inizio alla fine è un susseguirsi di sorprese che lasciano a bocca aperta, agghiaccianti ritrovamenti, colpi bassi e piste morte che durano quel tanto che basta da lasciar intravedere scenari inquietanti; le parentesi di vita privata, tanto del detective Rizzosi che della dottoressa Isles, assomigliano a piccole oasi che permettono di tirare il fiato giusto il tempo che serve per stupire il lettore con l’ennesima, incredibile svolta..." (continua a leggere la recensione su Solo Libri)