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giovedì 1 settembre 2011

"Assassinio di lunedì" - Dan Turèll


Autore: Dan Turèll
Prima edizione: 2010
Traduzione di: M. V. D'Avino
Pagine: 296
Prezzo: 15.5 euro
Nazione: Danimarca
ISBN: 9788870914023



In una notte fredda e ventosa, un lunedì maledetto di gennaio, un giornalista senza nome porta a passeggio i suoi pensieri cupi per le strade di Copenaghen, quando un grido gli gela il sangue nelle vene. Accorre, ma troppo tardi: una donna è stata strangolata. 
 Il commissario Ehlers si precipita, ma non si trovano indizi: la vittima è una ragazza come tante, senza storia e senza passato. 
Il giornalista dà una mano all’amico commissario nelle indagini, ma ogni pista sembra un vicolo cieco. Il lunedì successivo l’assassino colpisce ancora, e proprio sotto il loro naso. 
Non rimane che tentare di tendergli una trappola… Un racconto nerissimo e amaro ma pieno di humour e di umanità che riecheggia come un blues tra i cortili dei quartieri malfamati e le luci dei caffè del centro, tra squatter e piccoli trafficanti, prostitute, alcolizzati e poveri diavoli, in una vivace, disillusa e ironica presa diretta dalla realtà urbana.

Dan Turèll (1946-1993), scrittore, poeta, giornalista e performer, ha attraversato da protagonista la scena culturale danese di fine Novecento. L’inesauribile produttività – 87 titoli dal 1969 alla prematura scomparsa – il sorridente antiautoritarismo e l’inconfondibile sarcasmo stupito ne hanno fatto uno degli autori più amati di Danimarca. Assassinio di lunedì fa parte di una serie di dodici gialli.

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“Assassinio di lunedì” del danese Dan Turèll, pubblicato da Iperborea nel 2010, è un godibilissimo giallo da leggere tutto d’un fiato, ideale per le lunghe giornate estive da trascorrere sotto l’ombrellone. 
In una Copenaghen stretta nella morsa del gelo invernale, carica di neve e micro-criminalità, un giornalista senza nome narra in prima persona le vicende che lo vedono, suo malgrado, protagonista. 
È un lunedì sera – “una sera maledetta, una di quelle in cui l’istinto ti dice che accadranno le cose più orribili e ingiuste” – e l’uomo passeggia distrattamente per la città, immerso in pensieri tutt’altro che allegri. 
A distrarlo dalla sua cupa malinconia ci pensano le urla strazianti di una donna, qualche isolato più in là: quando però accorre in suo soccorso è ormai troppo tardi, la donna è già morta strangolata. 
Stessa sorte toccherà i lunedì successivi ad altre due ragazze: tutte sulla trentina, giovani e bionde. Ma le analogie tra le vittime finiscono qua.
Le tre donne non si conoscevano, conducevano vite molto diverse e, soprattutto, passate al setaccio le loro vite, si scopre che tutti i loro conoscenti avevano un alibi e nessuno un movente. 
È proprio questo a far impazzire di frustrazione il commissario Ehlers..." (continua a leggere la recensione su SoloLibri)

"La città è l’affascinante Copenaghen, patria di geniali scrittori, pensatori e filosofi del calibro di Hans Christian Andersen e Søren Kierkegaard, il giorno è un lunedì, il più controverso tra i giorni della settimana: quello in cui la gente perbene si rintana in casa, soprattutto se piove o nevica, cercando di riprendersi dal ritorno a lavoro dopo i bagordi del week-end, mentre un altro genere di umanità – quella equivoca e meschina, fatta di alcolizzati e piccoli trafficanti, squatter, prostitute e delinquenti da quattro soldi – padroneggia le strade della metropoli assonnata.
L’anonimo giornalista protagonista di Assassinio di lunedì, romanzo giallo che porta l’autorevole firma del danese Dan Turèll, appartiene alla prima categoria, eppure anche lui è in giro quel fatidico lunedì d’inizio gennaio. 
È cupo e pensieroso, immerso in riflessioni che vengono bruscamente interrotte dalle urla strazianti di una donna. 
Quando finalmente riesce a raggiungerla, capisce che è troppo tardi: la donna è già morta, strangolata. 
L’evento non gli impedisce però di passeggiare per le strade dello stesso quartiere malfamato di Copenaghen anche i lunedì successivi, quando, sempre per puro caso, s’imbatte in altri due cadaveri..." (continua a leggere la recensione su La Bottega di Hamlin)

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