Di
recente, come forse qualcuno saprà (più che altro chi segue la mia pagina su
FB), ho preso parte a diverse presentazioni di libri in qualità di
ospite/opinionista/autrice.
Essendo piuttosto timida, in passato non avrei mai pensato di parlare davanti a molte persone, né tanto meno che mi piacesse! Invece ho scoperto di trovarmi davvero a mio agio, soprattutto perché si tratta di parlare alla gente della mia passione in assoluto, i libri.
Un giorno uno degli editori per cui lavoro, Roberta della Florestano, mi ha proposto di presentare in quel di Trani (città semplicemente meravigliosa!) un libro che avevo editato e curato proprio io, “Il Fortepiano di Federico”, del giornalista e musicologo Gabriele Formenti (sotto troverete la scheda e un mio breve commento). Ho accettato, entusiasta, e ne è venuta fuori una serata bellissima, piena di gente interessante… peccato solo il tempo, che ci ha costretti a stare dentro nonostante avessimo a disposizione la piazza di una delle più belle cittadine pugliesi.
Ho deciso di scrivere questo post in parte per ricordare, anche a me stessa, un bel momento di condivisione “letteraria”, in parte per spendere due parole a proposito di un libro che mi sta molto a cuore, come se fosse una mia creatura (in fondo un po’ lo è, perché fare l’editor è come crescere un bambino – il romanzo – assieme alla sua mamma – lo scrittore – … va sempre a finire che ti senti una vice-mamma!).
Essendo piuttosto timida, in passato non avrei mai pensato di parlare davanti a molte persone, né tanto meno che mi piacesse! Invece ho scoperto di trovarmi davvero a mio agio, soprattutto perché si tratta di parlare alla gente della mia passione in assoluto, i libri.
Un giorno uno degli editori per cui lavoro, Roberta della Florestano, mi ha proposto di presentare in quel di Trani (città semplicemente meravigliosa!) un libro che avevo editato e curato proprio io, “Il Fortepiano di Federico”, del giornalista e musicologo Gabriele Formenti (sotto troverete la scheda e un mio breve commento). Ho accettato, entusiasta, e ne è venuta fuori una serata bellissima, piena di gente interessante… peccato solo il tempo, che ci ha costretti a stare dentro nonostante avessimo a disposizione la piazza di una delle più belle cittadine pugliesi.
Ho deciso di scrivere questo post in parte per ricordare, anche a me stessa, un bel momento di condivisione “letteraria”, in parte per spendere due parole a proposito di un libro che mi sta molto a cuore, come se fosse una mia creatura (in fondo un po’ lo è, perché fare l’editor è come crescere un bambino – il romanzo – assieme alla sua mamma – lo scrittore – … va sempre a finire che ti senti una vice-mamma!).
È
un libro denso, colto, ricco, uno di quei libri che ti trasportano in un’altra
epoca (di cui l’autore dimostra una conoscenza pressoché perfetta) e che ti
fanno davvero desiderare di essere nato secoli fa! L’elemento thriller (due
omicidi e la sparizione dell’Offerta
Musicale, celebre composizione di Bach) dà ritmo e vivacità alla
narrazione, impedendo al lettore di annoiarsi, mentre il contesto storico gli
consente di apprendere nozioni storico-musicali in maniera diverte e frizzante,
senza annoiarsi come capita a volte quando si ha a che fare con romanzi
storici. Che altro dirvi…. ve lo consiglio caldamente!
Formenti
Gabriele
Prezzo: € 10,00
Anno:
2011
Pagine:
186
Editore:
Florestano
Brossura
Sans-Souci, 1748. La quiete della corte di Federico II è improvvisamente interrotta da un misterioso omicidio: Christophe Braumsieger, copista reale, viene ritrovato morto nel suo studio. Anche l'Offerta Musicale, la composizione del grande Johann Sebastian Bach cui l'uomo stava lavorando per conto del Sovrano, è scomparsa. Spetterà a Carl Philipp Bach, musicista di corte e figlio prediletto di Johann Sebastian, condurre le indagini. Sulla scia di un secondo, inspiegabile omicidio, inizierà così un avventuroso viaggio alla ricerca della verità tra incantevoli città europee, musiche d'altri tempi, personaggi indimenticabili e strumenti musicali. Tra questi, protagonista assoluto sarà il fortepiano, prototipo settecentesco del pianoforte che si rivelerà fondamentale nella risoluzione dei delitti e dei misteri a essi connessi.
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