Katherine Pancol
Titolo originale: Encore une Danse
Editore:
Dalai Editore
Pagine:
288
Isbn:
9788866205746
Prezzo:
€16,00
Data
di pubblicazione: 22 Maggio 2012
Le
quattro giovani donne protagoniste di questo romanzo sono cresciute in un
anonimo sobborgo parigino negli anni Settanta e hanno condiviso l’infanzia e l’adolescenza,
poi ognuna ha seguito la propria strada. Ma non si sono mai perse di vista e si
ritrovano spesso: per confidarsi, ricordare il passato e ridere insieme.
Quattro donne di oggi, alle prese con la solitudine, il sesso, la fedeltà e il
tradimento, i figli, il lavoro. E soprattutto l’amore.
Cinica e dura in apparenza, ma in realtà fragile e insicura, Clara è legata a un giornalista, che non ama e vuole lasciare. Non riesce a dimenticare Rapha, il compagno della sua gioventù, diventato un artista geniale, con il quale ha vissuto un amore tempestoso e passionale.
Figlia di panettieri, Joséphine si è rifugiata fra le braccia di Ambroise, uno stimato chirurgo, conquistando un’elevata posizione sociale. Ma un’insoddisfacente vita amorosa la spinge, nonostante i tre figli, ad abbuffate di sesso con sconosciuti.
Lucille, la più raffinata e affascinante del gruppo, frequenta il jetset con il marito ricchissimo ma vanesio, che preferisce le battute di caccia in Scozia a lei, spingendola così a tradirlo. Madre di due figli, casalinga e saggia, Agnès sembra la più tranquilla: in realtà è tormentata da inquietudini che hanno profonde radici nel passato. Una sconvolgente rivelazione fa esplodere il dramma. E l’amicizia che da anni regna fra queste quattro donne rischia di spezzarsi per sempre.
Cinica e dura in apparenza, ma in realtà fragile e insicura, Clara è legata a un giornalista, che non ama e vuole lasciare. Non riesce a dimenticare Rapha, il compagno della sua gioventù, diventato un artista geniale, con il quale ha vissuto un amore tempestoso e passionale.
Figlia di panettieri, Joséphine si è rifugiata fra le braccia di Ambroise, uno stimato chirurgo, conquistando un’elevata posizione sociale. Ma un’insoddisfacente vita amorosa la spinge, nonostante i tre figli, ad abbuffate di sesso con sconosciuti.
Lucille, la più raffinata e affascinante del gruppo, frequenta il jetset con il marito ricchissimo ma vanesio, che preferisce le battute di caccia in Scozia a lei, spingendola così a tradirlo. Madre di due figli, casalinga e saggia, Agnès sembra la più tranquilla: in realtà è tormentata da inquietudini che hanno profonde radici nel passato. Una sconvolgente rivelazione fa esplodere il dramma. E l’amicizia che da anni regna fra queste quattro donne rischia di spezzarsi per sempre.
Katherine
Pancol (Casablanca, 1954) giunge in Francia all’età di cinque anni. Dopo aver
insegnato lettere classiche, è diventata giornalista, collaborando con «Paris-Match»
e «Cosmopolitan».
Per Dalai editore ha pubblicato la trilogia di successo Gli occhi gialli dei coccodrilli, Il valzer lento delle tartarughe, Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.
Sito dell'autrice: http://www.katherine-pancol.com/
Per Dalai editore ha pubblicato la trilogia di successo Gli occhi gialli dei coccodrilli, Il valzer lento delle tartarughe, Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì.
Sito dell'autrice: http://www.katherine-pancol.com/
*La mia recensione*
Katherine
Pancol è una di quelle scrittrici con uno stile così particolare da risultare
inconfondibile, un’autrice di cui ci si innamora nel giro di poche pagine perché
consente al lettore di tuffarsi fin da subito nel clou della storia, o meglio
delle storie, numerose vicende intrecciate in maniera magistrale, legate da un
sottile filo rosso su cui corrono le passioni dei personaggi, molto diversi tra
loro, ma tutti ugualmente intensi. Un ballo ancora, il quarto romanzo della
Pancol pubblicato dalla Dalai (i primi tre erano una trilogia), non delude chi
ha amato i precedenti; anzi, se possibile è ancora più magico, pervaso da
atmosfere e riflessioni che solo parole scelte e incastrate con cura sono in
grado di realizzare. La narrazione somiglia a una dirompente cascata che
travolge all’unisono lettori e personaggi e porta con sé passato e presente,
odi, amori, gelosie, passioni, peccati e bugie.
La
caotica complessità di questo “materiale di vita” è ben resa dai continui cambi
di prospettiva che potrebbero spiazzare il lettore, disabituato al vortice di
pensieri tipico dello stile dell’autrice, che spazia nella mente dei
protagonisti passando dall’uno all’altro con naturalezza; sorprendentemente,
invece, entusiasmano, ravvivano l’attenzione del lettore e tengono ben desto il
suo interesse. Non mancano i colpi di scena, sapientemente diluiti in una trama
che cambia continuamente sfondo e protagonisti, facendosi a tratti poetica,
quasi malinconica, a tratti frenetica, didascalica, una sorta di inno alla vita
che scorre troppo velocemente perché ci si possa permettere di non afferrare l’attimo,
l’istante in cui tutto può cambiare.
Protagoniste di questo romanzo sono quattro giovani donne, Clara, Joséphine, Lucille e Agnès, quattro amiche cresciute insieme in un sobborgo della Parigi degli anni Settanta. Diversissime per carattere, ambizioni e classe sociale, crescendo una a fianco all’altro imparano a condividere pensieri e desideri, occultando le reciproche, naturali piccole invidie dietro un affetto che sopravvive nel tempo. Ancora oggi le quattro amiche si ritrovano di tanto in tanto a casa di Clara, per cenare insieme e scambiarsi confidenze, anche se il tempo ha fatto di loro quattro donne, mogli e madri persino più diverse di un tempo. Clara si è legata a un uomo che non ama nel tentativo di esorcizzare l’amore distruttivo e indistruttibile che prova per Rapha, il suo ex-fidanzato, l’uomo che conosce fin da bambina, quando, anch’egli ragazzino, giocava con lei e le sue amiche nel cortile del condominio in cui sono cresciuti. Joséphine ha sposato Ambroise, un chirurgo benestante ed egocentrico che le garantisce un tenore di vita elevato ma non quel calore che la donna ricerca costantemente tra le braccia di altri uomini... (continua a leggere su La bottega di Hamlin)
Protagoniste di questo romanzo sono quattro giovani donne, Clara, Joséphine, Lucille e Agnès, quattro amiche cresciute insieme in un sobborgo della Parigi degli anni Settanta. Diversissime per carattere, ambizioni e classe sociale, crescendo una a fianco all’altro imparano a condividere pensieri e desideri, occultando le reciproche, naturali piccole invidie dietro un affetto che sopravvive nel tempo. Ancora oggi le quattro amiche si ritrovano di tanto in tanto a casa di Clara, per cenare insieme e scambiarsi confidenze, anche se il tempo ha fatto di loro quattro donne, mogli e madri persino più diverse di un tempo. Clara si è legata a un uomo che non ama nel tentativo di esorcizzare l’amore distruttivo e indistruttibile che prova per Rapha, il suo ex-fidanzato, l’uomo che conosce fin da bambina, quando, anch’egli ragazzino, giocava con lei e le sue amiche nel cortile del condominio in cui sono cresciuti. Joséphine ha sposato Ambroise, un chirurgo benestante ed egocentrico che le garantisce un tenore di vita elevato ma non quel calore che la donna ricerca costantemente tra le braccia di altri uomini... (continua a leggere su La bottega di Hamlin)
Dopo aver letto (e adorato) la trilogia, questo quarto romanzo non me lo perderò di sicuro.
RispondiEliminaGrazie per la recensione
Figurati :-)! Domani pubblico anche la video-recensione... anche io amo la Pancol... questo in realtà è stato scritto molto prima della trilogia e pubblicato anni addietro da Rizzoli... la Dalai l'ha rieditato... MERAVIGLIOSO :-)! Buona lettura!
RispondiEliminaMi incuriosisce davvero molto come libro, come ogni tua recensione!:)
RispondiEliminaGrazie per il consiglio,
un abbraccio