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mercoledì 6 aprile 2011

Il magico mondo dei cartoni giapponesi

L'altra notte non riuscivo a dormire e avevo un sacco di cavoli per la testa, così per tirarmi su il morale ho acceso il pc e ho fatto un giretto su youtube alla ricerca delle sigle di quei cartoni che mi facevano impazzire da bambina... Che tempi! 
Oggettivamente non è che fossi particolarmente felice (anche se il passato per ovvie ragioni è sempre  migliore del presente, pure se quando l'abbiamo vissuto faceva schifo), né infelice in verità, sicuramente non comprendevo nemmeno questi concetti... Ma ero spensierata come la maggior parte dei bambini, pensavo fosse tutto bello e semplice e che chissà quali meravigliose sorprese mi aspettavano una volta diventata grande.


Ma ve li ricordate?!!? ma come fanno a non darli più?! Questi erano i miei preferiti (anche se devo ammettere che guardavo moltissimo anche Holly e Benji e soprattutto Ken Il Guerriero)... 
Altro che Naruto e Dragon Ball!
E poi credo che per quelli della mia generazione siano stati anche in un certo senso il primo approccio al sesso. Voglio dire, a quanti maschietti - e non solo - la sigla finale di ransie regalava turbamenti sconosciuti?! Io l'adoravo e nonostante la puntata fosse finita la sigla la guardavo sempre. 
Personalmente poi le nottate di Georgie e Lowell nello stesso letto (nudi) mi davano parecchio da pensare... a voi no?!
Proprio per questi motivi i cartoni giapponesi sono stati messi sotto accusa: prima ultracensurati (così che non si capiva più un caxxo della trama) e poi quasi scomparsi dai programmi per bambini. 
CHE CAVOLATA!!!! E credo di parlare a nome di tutti i bambini degli anni '80/primi '90... Cioè, non mi pare che i bambocci di oggi - cresciuti a forza di Dragon Ball e robe varie - abbiano una mentalità poi così sana, tutt'altro! Io credo che noi a 14 anni avevamo una mente molto più ingenua e pulita... nonostante (o forse grazie) a questi cartoni.
In ogni caso ben altre sono le responsabilità della società se ci sono ragazzini che bevono, si drogano, stuprano e quant'altro... O è più semplice dare la colpa al talco di Pollon? Suvvia! Potevamo anche canticchiare "sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria!", ma mica lo sapevano cos'era questo benedetto talco! E invece scattò la censura sui cartoni. Se vi va leggetevi questo articolo, io l'ho trovato molto interessante e in parte devo dire che son d'accordo. 
Abbasso la censura!!!! 

O se proprio volete censurare qualcosa, perchè non vi accupate di certe pubblicità o di tutta la pornografia e la violenza che va in onda anche in fascia "protetta"?!
Mistero. (O meglio, interesse economico).
Il Giappone poi mi ha sempre intrigata, sia per quanto riguarda la letteratura sia per quanto riguarda i costumi e il vivere sociale, la mentalità così tremendamente diversa dalla nostra che trapelava anche dai cartoni.
Se ci avete fatto caso i personaggi avevano tutti una immensa forza di volontà, spirito di sacrificio... sembravano quasi adulti, e in effetti i manga da cui venivano tratti non erano certo per bambini. Nella nostra cultura occidentale non c'è mai stata l'idea così forte dello spirito di sacrificio, dei risultati a tutti costi, dell'onestà intellettuale e dell'onore da salvaguardare... e nemmeno l'idea di un tutto, un insieme di persone, che lavori insieme per raggiungere uno scopo.
Mi spiace moltissimo per quello che sta accadendo in Giappone. Ora lì è la stagione dei ciliegi... se mai ci andrò mi piacerebbe farlo proprio di questi tempi, un periodo magico e di grande atmosfera. 
Non a caso il mio libro preferito e 100% made in Japan.
Forse sarò stata giapponese in un'altra vita, perché io in questi libri mi ci ritrovo tantissimo... cosa che non mi accade con gli autori italiani, che, come ben sa chi mi conosce un minimo, DETESTO.
Alla prossima!

3 commenti:

  1. Condivido l'interesse per la cultura giapponese, mi affascina. Il tuo post poi, più in generale.

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  2. Concordo pienamente sui cartoni degli anni '80-'90,quelli sì che si potevano chiamare tali!
    La cultura giapponese però con tutto che è affascinante da un lato non la tollero visto il trattamento che riservano agli animali :/

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  3. Pensa che nella mia totale ingenuita' ho scoperto cosa fosse il talco di Pollon all'eta' di 26 anni :-)
    Non mi ero mai posta prima il quesito di cosa potesse essere, solo un giorno parlando con amici mi hanno detto "ma come? non l'hai ancora capito?"
    Povera me :-(

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