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mercoledì 27 luglio 2011

"Il silenzio del ghiaccio" - Tess Gerritsen

Autore: Tess Gerritsen
Editore: Longanesi
Traduzione: Adria Tissoni
Genere: Thriller
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 352
Prezzo: € 18.60
In libreria dal: 19 Maggio 2011
Codice ISBN: 9788830430914




Doveva essere un tranquillo weekend in montagna. Maura Isles ne aveva bisogno più che mai, per staccare un po’ da un lavoro, quello di anatomopatologa, che le ha fatto guadagnare il soprannome di «regina dei morti». E per dimenticare un amore impossibile. Doveva essere un tranquillo weekend e invece va subito tutto storto. La neve comincia a cadere troppo fitta. 
La stradina di montagna diventa indistinguibile. Il navigatore satellitare non funziona, così come i cellulari. Basta un attimo perché l’auto esca di strada. Sopravvissuta all’incidente, Maura si addentra nel nulla per cercare soccorso. Quello che trova, però, ha dell’incredibile e del misterioso. E ha l’odore inconfondibile della morte. Forse, presto, anche della sua. Molto presto. Se per Maura sta per iniziare il peggiore degli incubi, per Jane Rizzoli, detective della polizia di Boston, sta per iniziare la caccia. Perché nonostante Maura sia scomparsa, nonostante le prove evidenti di un destino terribile, Jane non è disposta ad arrendersi. A costo di scoperchiare un segreto orribile e letale



Nata nel 1953, Tess Gerritsen ha studiato Medicina presso l'Università della California di San Francisco. E' scrittrice, violinista, medico, mamma e amante delle patatine fritte! Così si definisce lei nella sua biografia. Ha scritto numerosi romanzi che hanno come protagoniste due donne, il detective Jane Rizzoli e il medico legale Maura Isles.
Proprio perchè la scrittrice lavora in ambito medico, conduce i lettori nelle sale delle autopsie, mostrando ciò che vede lei.




Le mie recensioni

Gloria’s Literary Café
Il silenzio del ghiaccio” di Tess Gerritsen è un ottimo thriller, ben scritto, dalla trama avvincente e originale, che riesce a coinvolgere e sorprendere, risultando però sempre molto credibile. Con le dovute differenze, la Gerritsen può essere considerata una degna erede della regina del giallo di tutti i tempi, Agatha Christie: si diversifica da quest’ultima perché nei romanzi della Gerritsen manca l’aplomb della Christie, la capacità di sorvolare gli aspetti più macabri del delitto per concentrarsi sui caratteri dei personaggi e sulle motivazioni che portano a uccidere; ma non si tratta necessariamente di un difetto. Tess Gerritsen, infatti, anche se approfondisce il modus operandi dell’assassino, le tecniche utilizzate e, soprattutto – essendo una delle sue protagoniste principali un’anatomopatologa – le condizioni in cui vengono ritrovati i cadaveri, può risultare più cruda e per certi versi più macabra; tuttavia questo non le impedisce di dedicare numerose pagine e attenzione alla natura del male, agli intrecci e ai sottili legami che si creano tra i personaggi e che li portano a comportarsi in una determinata maniera. 
È quello che accade anche in “Il silenzio del ghiaccio”: i personaggi, ottimamente caratterizzati, agiscono su uno sfondo estremamente affascinante… (continua a leggere la mia recensione su Gloria's Literary Café)

La bottega di Hamlin
“Il silenzio del ghiaccio”, di Tess Gerritsen, a mio parere è uno dei migliori thriller degli ultimi anni. Mentre le indagini del detective Jane Rizzoli e del medico legale Maura Isles si preparano a sbarcare sugli schermi italiani – dai libri della Gerritsen, infatti, è stata tratta la serie televisiva “Rizzoli & Isles”, in onda in autunno su Mya – la Longanesi pubblica l’ultimo romanzo di quest’autrice così brava da poter essere definita una novella, modernissima (oltre che decisamente più macabra) Agatha Christie. La dottoressa Isles, patologa forense, si trova in Wyoming per un congresso medico. 
In crisi con l’uomo di cui è innamorata, Daniel, sedicente prete cattolico combattuto tra l’amore e la fede, la donna decide di accettare la proposta dell’ex-compagno di college Doug, che la invita a unirsi al suo gruppo per un weekend in montagna. Quando lascia l’albergo, Maura è convinta che la aspettino un paio di giorni tranquilli, fatti di sciate in compagnia e serate da passare accanto al fuoco di un accogliente rifugio; una pausa dalla sua vita complicata, insomma, e l’occasione per fare chiarezza dentro di sé. 
Ma quando il Suburban su cui viaggiano finisce fuori strada durante una tempesta di neve, la donna capisce subito che la situazione è più grave di quanto pensino i suoi compagni di viaggio. Dispersi tra i boschi, nel bel mezzo del nulla, con i cellulari senza campo e la neve alta più di un metro, l’unica possibilità di salvezza è cercare un posto dove passare la notte. 
Le loro speranze vengono esaudite quando, dopo ore di cammino, si imbattono nella strada privata che porta al villaggio di “Verrà il regno”… (continua a leggere la mia recensione su La bottega di Hamlin)

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