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martedì 17 aprile 2012

Lunedì 23 aprile appuntamento a Milano con Zsuzsa Bank


Chi mi conosce o chi mi legge spesso, sa quanto io ami l’editore Neri Pozza. Secondo me, e lo dico con assoluta convinzione, è l’editore che insieme a Giano (casa editrice collegata) e BEAT (le edizioni economiche dei suddetti editori, oltre che di Nutrimenti e Minimum Fax), pubblica i libri più belli che circolano in Italia. È il caso del libro che vi sto per proporre, che purtroppo per questioni di tempo e lavoro riuscirò a leggere solo in estate. L'autrice, Zsuzsa Bank, il prossimo 23 aprile sarà a Milano, dove incontrerà i lettori e firmerà le copie del suo libro. Inutile dire che vorrei esserci, ma purtroppo proprio non potrò… accidenti :-(!
Per i milanesi e tutti i fortunati che invece potranno andarci, segnalo che l’autrice sarà presente nei seguenti punti vendita:
17.30 Libreria Mondadori Duomo
18.00 Libreria Hoepli 
E ora vi presento l’opera, “I giorni chiari”:

I giorni chiari
Zsuzsa Bank
Traduzione dal tedesco di Riccardo Cravero

Euro 18,00

Pagine
 540
EAN 9788854505681




L’opera Ai margini di un villaggio nel sud della Germania degli anni Sessanta, là dove cominciano i campi, c’è una casetta di assi sghembe circondata da un giardino di alberi da frutta. La casa è talmente povera che le porte non hanno serratura e al cancello non c'è nemmeno una cassetta per le lettere. Dentro vi abitano Évi e la piccola Aja. Vengono dall’Ungheria e lontano, in qualche remoto angolo del mondo, al seguito del circo in cui si esibisce ogni sera come trapezista, c’è il marito di Évi, il padre di Aja. Esile nell’aspetto ma forte e determinata nel carattere, Aja stringe amicizia, come per una segreta affinità elettiva, con Seri e Karl, due bambini che, come lei, devono fare i conti con la mancanza e il lutto. Il padre di Seri è morto poco dopo la nascita della figlia in un incidente d'auto. Una tragedia, misteriosa e straziante ha offuscato, invece, la prima infanzia di Karl: anni prima, in una bella giornata di primavera, il suo fratellino è salito sull'auto di uno sconosciuto e non ha più fatto ritorno. 
Come per un incanto, la vita in comune dei tre bambini, nell’atmosfera stralunata e idilliaca del villaggio e del giardino di Aja, sembra rimuovere ogni mancanza e lutto. I giorni chiari e lieti dell’infanzia hanno il sopravvento, e i bambini trascorrono un’esistenza spensierata in cui le sole figure adulte hanno il volto amorevole delle madri. I ragazzi si giurano amicizia eterna e si scambiano la promessa di restare per sempre fedeli ai sogni dell’infanzia. La vita adulta, però, coi suoi compromessi e le sue disillusioni, le sue sconfitte e i suoi lati oscuri, è in agguato. 
Venti anni dopo, trascorsi l’università a Roma e un soggiorno comune a New York, Aja, Seri e Karl si ritrovano nel villaggio della loro infanzia a fare i conti con insospettabili segreti familiari, a lungo gelosamente custoditi, e con inimicizie e tradimenti inaspettati. I giorni chiari è un grande romanzo che, con uno stile sospeso e struggente, cattura il lettore e lo porta per mano attraverso il mondo incantato dell’infanzia e le disillusioni che la vita riserva.

13 settimane consecutive ai primi posti della classifica dello «Spiegel».


«La Germania dei Giorni chiari è così particolare ed elegiaca, l’atmosfera così originale, la narrazione così personale, che a volte si pensa di star leggendo un romanzo proveniente da un’altra epoca, da un altro mondo».

Die Zeit



«I giorni chiari è una storia famigliare e insieme un ritratto di donne. La bravura di Zsuzsa Bánk sta nella capacità di farci scoprire l’imprevedibilità del destino attraverso l’uso di immagini sottili, con una voce molto letteraria».

Figaro



«Occorre prendere seriamente la poesia di questo romanzo, lasciarle, di diritto, il proprio spazio. Allora i motivi intrecciati, i passaggi ricorrenti, quasi dei ritornelli, si uniscono per formare una melodia e questo libro così intelligente costituisce un lenimento alla nostalgia per la felicità perduta».

Neue Zürcher Zeitung



«La disinvoltura con cui Zsuzsa Bánk imposta i propri passaggi è affascinante e ammirevole. È come se disegnasse tanti piccoli punti
di luce che insieme formano un quadro impressionista. Puntini che respirano e brillano e una beatitudine estrema si congiunge alla dolce amara fugacità della vita».

Frankfurter Neue Presse



«Zsuzsa Bánk è una scrittrice poetica e melanconica, delicata e allo stesso tempo dotata di grande forza espressiva».

Frankfurter Allgemeine Zeitung

Zsuzsa Bánk, nata nel 1965, dopo aver lavorato come libraia, ha intrapreso gli studi di giornalismo, scienze politiche e lettere nelle università di Mainz e a Washington. Vive e lavora a Francoforte con il marito e due figli. Il suo primo romanzo, Der Schwimmer, ha ricevuto grande consenso di critica e pubblico e numerosi premi, tra cui il Deutscher Buchpreis.

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