Unni Lindell
Genere:
thriller
Nuova Narrativa Newton n. 337
Nuova Narrativa Newton n. 337
ISBN
978-88-541-3568-0
Pagine
384
Euro
9,90 (ebook Euro 4,99)
Un grande thriller ambientato nella Norvegia più violenta
Britt
Else Buberg, una donna sola e apparentemente senza legami, in un giorno di
luglio cade dal sesto piano di un palazzo alla periferia di Oslo. La vittima ha
il profilo psicologico della suicida, eppure nessuno crede che le cose siano
andate così: né la sua unica amica, un’anziana donna che abita nella vicina
casa di riposo, né la polizia norvegese.
Poco
tempo dopo, da un camping alle porte della città scompare la giovane Lilly
Rudeck, una lavoratrice stagionale di nazionalità polacca, che viveva in una
baracca sulla spiaggia. Gli investigatori sanno che a gestire il campeggio è un
vicino di Britt. Ma questo è sufficiente a chiudere i due casi e a stabilire un
collegamento tra Lilly e la Buberg? Per Cato Isaksen e la collega Marian Dahle
l’esito delle indagini non può essere così scontato. E infatti la faccenda si
complica quando si scoprirà che nello stesso camping è stata violentata e
uccisa un’altra ragazza, stranamente somigliante a Lilly. Ma quel delitto è
avvenuto molti anni prima, nel 1972…
«Un
successo internazionale che ha catapultato la norvegese Unni Lindell nel novero
delle voci più intense e raffinate del parterre scandinavo.»
Il
Sole 24 Ore
«Il
punto di forza della Lindell è la sua capacità di creare una trama complessa,
che si avvolge nelle sue spirali senza farti intravedere la fine.»
Dagbladet
«Unni
Lindell offre al suo vasto pubblico un’altra lettura elettrizzante.»
Tønsbergs
blad
«La
Lindell è bravissima nei dialoghi e ha una straordinaria capacità di
rappresentare la paura e l’angoscia, al punto da trascinare il lettore
nella stanza degli orrori.»
nella stanza degli orrori.»
VG
Unni
Lindell è nata
nel 1957, è tra le più celebri scrittrici norvegesi. Ha riscosso un grande
successo internazionale soprattutto con i suoi thriller, da cui è stata tratta
anche una serie televisiva. La Newton Compton ha pubblicato nel 2011 La
trappola, il primo libro che vede protagonisti l’ispettore Cato Isaksen e la
sua giovane collega Marian Dahle. L’ultima casa a sinistra è il secondo romanzo
della serie. Per maggiori informazioni, visitate il sito dell’autrice:
unnilindell.no.
*Le mie recensioni*
Pubblicato
a febbraio 2012 da Newton Compton, “L’ultima casa a sinistra” della norvegese
Unni Lindell, autrice che da oltre tre milioni di copie di romanzi venduti in
tutto il mondo, è un thriller che riesce a spiazzare il lettore fin dalle prime
pagine.
La trama è infatti così complessa da risultare inizialmente
ingarbugliata, ma ben presto il lettore comincia a intuire il meccanismo
perverso e machiavellico, assolutamente affascinante, messo in piedi dalla
Lindell: accade così che viene risucchiato nel vortice della lettura, coinvolto
in un gioco al massacro che vede sullo sfondo una Norvegia violenta, angosciata
e indifferente. L’evento
scatenante è la morte di Britt Else Buberg, una donna di mezza età che viveva
sola, reclusa in un angusto appartamento all’ultimo piano di un’anonima
palazzina nella periferia di Oslo, senza apparentemente coltivare amicizie né
legami di alcun tipo. La donna, infatti, sembra essere sola al mondo: non un
familiare chiede sue notizie, né i suoi vicini di casa sembrano sapere nulla
delle sue abitudini o delle eventuali frequentazioni. Il suo profilo
corrisponde a quello della suicida, ma gli inquirenti non sono affatto convinti
che si sia suicidata. Una testimone dice di aver visto un uomo litigare con la
donna sul terrazzino del suo appartamento e poi spingerla giù: chi è quest’uomo,
e come mai sembra svanito nel nulla? Cato Isaksen, ispettore burbero e
donnaiolo, e la sua collega Marian Dahle, giovane solitaria e ben decisa ad
affermarsi nel lavoro a dispetto dell’antipatia del suo superiore, scoprono che
la Buberg in realtà aveva un’amica, un’anziana ricoverata in una casa di riposo
vicina, che ugualmente non crede nell’ipotesi del suicidio… (continua a leggere la mia recensione su SoloLibri.net)
***
I libri
di Unni Lindell, scrittrice norvegese da oltre tre milioni di copie vendute in
tutto il mondo, sembrerebbero aderire a uno stereotipo particolarmente in voga
negli ultimi anni: thriller ambigui violenti, incentrati su figure femminili
altrettanto equivoche, ambientati, manco a dirlo, in quella Scandinavia fredda
e composta che cela indicibili orrori. Se
siete appassionati del genere, non v’è alcun dubbio che questo sia il libro che
fa per voi; se non lo siete, o se il filone che viene dal Nord vi ha un po’
stufati, rimarrete sorpresi da un romanzo che pur presentando caratteri simili
a quelli di moltissimi altri romanzi gialli contemporanei, riesce a spiazzare
il lettore con le caratteristiche inusuali e dirompenti proprie dello stile
della Lindell, autrice anticonformista sia nel modo di scrivere che nelle
trame.
Quando
Britt Else Buberg, donna di mezza età che vive sola in un appartamento al sesto
piano di un condominio nella periferia di Oslo, viene ritrovata morta,
sfracellata al suolo, la polizia inizialmente pensa a un suicidio. La Buberg,
infatti, non sembrava coltivare alcun tipo di relazione sociale, fatta
eccezione per un’anziana donna residente in una casa di riposo vicina, sua
unica amica. Tuttavia, nonostante il suo profilo coincida perfettamente con
quello della suicida, ben presto spuntano fuori testimoni che assicurono di
aver visto qualcuno – un uomo – spingere la donna giù dal balcone. A indagare
sul caso ci sono Cato Isaksen, ispettore donnaiolo in crisi di mezza età, e la
sua odiata collega Marian Dahle, giovane donna solitaria e anticonformista,
incapace di separarsi dal fedele cane. Due
caratteri tutt’altro che semplici, dunque, come tutt’altro che semplice è il
rapporto professionale che li lega: senza cadere in facili semplificazioni, la
Lindell ci consegna ritratti umani credibili e interessanti, che raramente
fanno ciò che il lettore si aspetta che facciano... (continua a leggere la mia recensione su La bottega di Hamlin)
Avevo letto una recensione su un quotidiano e mi sembra davvero un romanzo che valga la pena di essere letto al più presto! :)
RispondiEliminaMi piace molto il tuo blog e mi sono aggiunta con piacere ai tuoi follower! Mi farebbe piacere se facessi altrettanto, se ti piace il mio! :)
Ho appena pubblicato un post sul quale mi farebbe piacere conoscere la tua opinione!
A presto,
Laura
Concordo con il commento di Laura: sembra valga la pena di esser letto. Spero di inserirlo in cima alla torre "da leggere".
RispondiEliminaGrazie, Rossella, del tuo prezioso contributo!
Che carino il nuovo look del tuo blog ^_^
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