Donato Carrisi
Genere: Thriller
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 464
Prezzo: € 18.60
In libreria dal: 1 Settembre 2011
Roma è battuta da una pioggia incessante.
In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo.
Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L’altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c’è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro.
Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfi orandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell’impresa a pochi mesi dall’incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una foto rilevatrice della Scientifi ca e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, fi ltrato dall’obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c’è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona.
Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio...
Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta.
Questa è la storia di un segreto invisibile eppure sotto gli occhi di tutti. Questa è la storia di un male antico ed eterno e di chi lotta per contrastarlo. Questa è una storia basata su fatti veri, ispirata a eventi reali: la sfi da non è crederci, ma accettarlo.
"Il cadavere aprì gli occhi. Era disteso in un letto, supino.
La stanza era bianca, illuminata dalla luce del giorno. Sul muro, proprio davanti a lui, c’era un crocifisso di legno. Osservò le proprie mani adagiate lungo i fianchi, sulle lenzuola candide. Era come se non gli appartenessero, come se fossero di qualcun altro. Ne sollevò una - la destra - e la tenne davanti agli occhi per guardarla meglio. Fu allora che sfiorò le bende che gli coprivano il capo.
Era ferito, ma si accorse di non provare dolore.
Si voltò verso la finestra. Il vetro gli restituì il debole riflesso del suo volto. In quel momento, arrivò la paura. La domanda gli fece male.
Ma ancor più, la consapevolezza di non conoscere la risposta.
Chi sono io?"
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (Ta). Si è laureato in Giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, il «mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento.
Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione.
Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1.
E' una firma del Corriere della Sera.
In questo video Donato Carrisi presenta ai lettori Il suggeritore, il suo romanzo d’esordio.
*La mia recensione*
Dopo il clamoroso successo de “Il suggeritore”, uscito due anni fa e diventato in breve uno dei casi letterari più importanti degli ultimi anni, Donato Carrisi torna a stupire il suo pubblico con un secondo, ingarbugliatissimo thriller cui gli appassionati del genere non resteranno certamente indifferenti.
L’indiscutibile merito di Carrisi è quello di aver portato in Italia un genere da sempre appannaggio (semi)esclusivo degli scrittori d’oltreoceano, ambientando nel nostro paese vicende che nulla hanno da invidiare a quelle del celebre telefilm C.S.I. e creando personaggi degni di un best-seller della Cornwell, tanto per citare uno dei nomi di spicco del thriller americano.
Se all’inizio ho provato un certo scetticismo nei confronti di uno scrittore che si proponeva di imitare uno stile che in fondo non appartiene alla nostra cultura, devo ammettere che leggendo i libri di Carrisi mi sono dovuta ricredere su tutta la linea.
Sebbene “Il tribunale delle anime” sia un gradino inferiore a “Il suggeritore” – vero e proprio capolavoro del genere – resta comunque un thriller d’effetto, ipnotico e a tratti (specie sul finale) quasi agghiacciante, a cominciare dall’ambientazione.
Mai, in letteratura, ho incontrato una Roma così suggestiva, nera, cupa, tormentata da una pioggia battente, ricca di storia e di oscuri segreti, di storie mai raccontate, vicende occultate e potenzialmente ancora pericolose.
Sovvertito lo stereotipo di città solare, allegra e chiacchierona, Roma non ha nulla di invidiare alle metropoli d’oltreoceano, ricettacolo di un male così antico e radicato da richiedere l’intervento di potenze superiori, quasi divine... (continua a leggere la mia recensione su SoloLibri.it)
*BookTrailer*
Grazie per il benvenuto su Blogger! Vedo che anche tu scrivi e soprattutto ti occupi di editing. Forse può interessarti il mio Gruppo WEB-EDITING http://www.anobii.com/groups/01460cd28c4980006e/
RispondiEliminaAncora non so come si possono aggiungere amici su Blogger (se si può), ma se ti fa piacere ti darei la mia amicizia, per seguirti meglio.
Ciao
fico!!potrebbe piacermi!!quasi quasi me lo compro =)
RispondiEliminaD'accordo con te con il fatto che Il suggeritore sia qualche gradino su rispetto a Il tribunale delle anime. Tutto sommato un libro interessante e nuovo per il genere thriller...
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