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giovedì 20 gennaio 2011

Ore una della notte

Sono quasi l'una e io sono qui che cerco di rivedere uno dei miei romanzi (devo consegnarlo entro il venticinque), ma dopo un'intera giornata al pc la concentrazione è quasi completamente scemata. 
E allora faccio uno spuntino, un po' di zapping selvaggio - oddio, sono io che ho le traveggole o c'è Ruby in tv?! - e così scema anche quel poco che mi rimane. Eppure non ho sonno. 
In questi giorni, complici le belle e insperate notizie che mi hanno caricata di adrenalina, la mia mente è iperattiva, effervescente e inquieta... mille e più progetti mi frullano in testa, ma tra il lavoro, il corso da riprendere e le scadenze da rispettare il tempo che mi rimane è pochissimo. 
E dovrei proprio usarlo per qualche attività sportiva, anche solo una corsetta o una camminata, visto che sono giorni che non scollo il sedere dalla sedia e gli occhi dal monitor. 
Quando la mia mente è così attiva un po' mi preoccupa. Se le idee, i progetti da realizzare si susseguono a una velocità incredibile, si accalcano e si sovrappongono come sta succedendo a me in questo periodo, ho paura che la gran parte di essi vada perso... nel senso, ok avere una bella idea, magari un lampo quasi geniale, ma poi devi dargli la caccia, cercare di riacciuffarla, esaminarla per bene e tradurla in fatti, parole e in un qualcosa che almeno per metà sia degno dello spunto originario. 
Capite ciò che voglio dire? Fatico a star dietro alle mie idee, mi perdo e so che se mi ostinerò a inseguirle tutte finirò per perderle tutte. Tempo fa c'era una cosa che ripetevo sempre a una persona a me cara che in una giornata pretendeva di fare tutte e mille le cose che desiderava fare; gli dicevo sempre che non si può, che siamo umani ed è nella nostra natura non essere onnipotenti...perciò, dovendo per forza rinunciare a qualcosa, la selezione è fondamentale. 
Ora non voglio fare il suo stesso errore, anche se in un campo completamente diverso. 
Devo darmi un ordine, annotarmi ciò che mi viene in mente e poi selezionare le cose che mi stanno a cuore, quelle che hanno davvero una priorità per me, e poi concentrami su una alla volta. 
Il caos creativo da una grande esaltazione, ma senza ordine è tutto vano. 
Per uno scrittore la fantasia  è importante, ma ancor più importante è l'applicazione costante, la pazienza e un metodo a prova di bomba. Comunque ecco, ora su la5 c'è Beverly Hills 90210...come diavolo faccio ad andarmene a dormire??? Sono una cazzeggiona, lo so...è che a quest'ora della notte, se sono ancora sveglia, mi prende una certa malinconia, una voglia di non so che che non riesco a soddisfare nemmeno con la scrittura.
Oggi ho avuto l'ennesima bella notizia e un contrattino da firmare. Sono molto, molto soddisfatta...entrambe le mie "creature" - i miei romanzi - sono ormai pronte per lasciare il loro nido - ehm...il mio hard-disk?! - e io, quasi come una vera mamma, sono un po' in apprensione.
Sinceramente non avevo mai pensato molto a questo momento. 
Voglio dire, uno scrittore, soprattutto un esordiente come me, quando scrive si preoccupa soprattutto di non riuscire a trovare in editore...quella gli sembra la sua meta finale: trovare qualcuno che crea e investa nel suo lavoro. Sembrava così anche a me, ma ora so che che non è così. Ora è tutto ancora in salita. 
I miei romanzi potrebbero anche far schifo a tutti, e allora che si fa? Un po' di paura ce l'ho, non sono la tipa così sicura di me che sembro agli altri.
In compenso sono umile. E l'umiltà, credetemi, paga molto più della presunzione.

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