Ci sono canzoni che ti entrano dentro.
Quelle che la prima volte che le senti colpiscono il segno, ti emozionano dapprima lievemente poi sempre più forte, sanno farsi ricordare, canticchiare e poi ancora e ancora finché senti il bisogno di ascoltarle anche cento volte al giorno. Ti entrano in testa come un tarlo, il ritornello è la colonna sonora di ogni tuo momento tranquillo e solitario, ti culla prima di addormentarti, ti tiene compagnia dall'i-pod mentre prendi il treno o la metro.
Se non l'hai ancora fatto, dopo un paio di giorni cerchi il testo in internet. Se è in inglese lo traduci.
E allora scopri - con una certa sorpresa che ti provoca un piacevole rimescolio nello stomaco - che quella canzone sembra essere stata scritta apposta per te. Pensi che se l'avessi dovuta scrivere tu non avresti trovato parole più adatte a descrivere ciò che senti.
E' questa la magia di certe canzoni.
Canzoni come questa, che proprio non riesco a smettere di ascoltare.
I’m lost and scared to live this life
I thought i’d always be strong
This rage this dark side i don’t want to see
Lays there... Lays there… lays there…
There on the bottom inside
Looking lost like a child
But i know that you’re mine
We only need…
Forgiveness our key to the world
Forgiveness i’m frightened to deserve
Forgiveness all that we need
It’s forgiveness i am not sure i know…
It was the love untaught
Trapped in your mind
So empty with me…
A silent stone that struck my heart
While i looked for a sign a sign…
You felt the pain
You felt the fear
But you chose not to see
Made it your destiny,
Is it time for…
Forgiveness... For we have paid
Forgiveness is our key to the world
Forgiveness for the love untaught
It’s forgiveness i’ll be... Waiting for…
Forgiveness... For we have paid
Forgiveness is our key to the world
Forgiveness for the love untaught
It’s forgiveness i’ll be... Waiting for…
***
Ecco, uno dei miei tanti limiti è che non sono mai stata capace di perdonare. Ero sempre troppo arrabbiata: con i miei, con gli amici, con i ragazzi, con la società, con i professori, con la vita, con il mondo... con me stessa. Da un po' di tempo a questa parte, quasi miracolosamente, è cambiato tutto.
Elisa ha ragione, il perdono è la chiave. E io sono riuscita a perdonare, finalmente.
Eppure... eppure c'è ancora qualcosa che non riesco a perdonare, e so che forse non ci riuscirò mai.
O ci riuscirò solo quando sarò abbastanza forte da sapermi proteggere da sola, e questa corazza di rabbia non servirà più da barriera tra me e il dolore che inevitabilmente proverò.
Ma fino ad allora ci sono cose e persone che non posso, non posso perdonare.
C'è una canzone che è in grado di farmi piangere ogni volta che la ascolto...FAVOLA di Eros Ramazzotti.
RispondiEliminaSe non la conosci ti consiglio di ascoltarla; è molto bella e profonda.