Autore:
Jodi Picoult
Traduzione:
Lucia Corradini Caspani
Pagine:
464
Prezzo:
€ 18.60
Collana:
Romance
In
libreria dal: 14 Giugno 2012
Zoe Baxter per dieci anni ha cercato disperatamente di avere un figlio e finalmente il sogno suo e del marito Max sembra diventare realtà: ormai è al settimo mese di gravidanza.
Ma il sogno è destinato a tramutarsi in un incubo. Anche questa volta Zoe non riesce a portare a termina la gravidanza e il suo matrimonio non regge di fronte a questo ennesimo, grande dolore.
Zoe
si rifugia nella sua professione di musicoterapeuta e insieme alla collega
Vanessa cerca di aiutare un adolescente che ha tentato il suicidio.
Fra le due nasce un’amicizia profonda che, con grande sorpresa di Zoe, è destinata a diventare amore. Al punto che Zoe spera di poter costruire una nuova famiglia e di avere con Vanessa quel figlio tanto desiderato, grazie agli spermatozoi conservati da lei e Max in una banca del seme.
Ma Max si oppone con tutte le sue forze all’idea che Zoe possa avere un figlio, che lui rivendica anche come suo, insieme a un’altra donna.
Il caso finisce in tribunale, dove si scontreranno non solo Zoe e Max, ma anche due concezioni diverse e opposte della famiglia, e dove i sentimenti più profondi e radicati di ciascuno verranno alla luce, fino all’inatteso e sorprendente finale.
Fra le due nasce un’amicizia profonda che, con grande sorpresa di Zoe, è destinata a diventare amore. Al punto che Zoe spera di poter costruire una nuova famiglia e di avere con Vanessa quel figlio tanto desiderato, grazie agli spermatozoi conservati da lei e Max in una banca del seme.
Ma Max si oppone con tutte le sue forze all’idea che Zoe possa avere un figlio, che lui rivendica anche come suo, insieme a un’altra donna.
Il caso finisce in tribunale, dove si scontreranno non solo Zoe e Max, ma anche due concezioni diverse e opposte della famiglia, e dove i sentimenti più profondi e radicati di ciascuno verranno alla luce, fino all’inatteso e sorprendente finale.
"I
romanzi di Jodi Picoult non restano a prendere polvere sul comodino. E questo
non fa eccezione: è un libro che si divora."
Los
Angeles Times
UN
BRANO
"Si
perdono le chiavi, il portafogli, gli occhiali. Si perde un lavoro.
Si perde
peso. Si perde il denaro. Si perde la memoria. Si perde la speranza; si perde
la fede. Si perde il senso dell’orientamento. Si perde traccia degli amici. Si
perde la testa. Si perde una partita a tennis.
Si perde una scommessa. Si perde
un bambino, o almeno così dicono. Ma io so esattamente dov’è."
Jodi
Picoult, la regina del legal thriller della nuova America, vive ad Hanover, New
Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici. Nel 1992 ha
scritto il suo primo libro e da allora ha venduto 12 milioni di copie in tutto
il mondo. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il New England Bookseller
Award for Fiction, il Book Browse Diamond Award, il Fearless Fiction Award, il
Virginia Reader’s Choice Award e molti altri ancora americani e inglesi. Da La
custode di mia sorella è stato tratto nel 2009 il film di Nick Cassavetes con
Cameron Diaz e Alec Baldwin. Sito ufficiale dell'autrice.
*La mia recensione*
Il tocco della Picoult resta inconfondibile, così come la straordinaria capacità di descrivere gli stati d’animo dei personaggi in maniera lieve ma accurata, facendo sì che il lettore s’identifichi con essi sviluppando fin dalle prime pagine un’empatia, una partecipazione emotiva che solo i grandi scrittori riescono a evocare. Del resto le tematiche trattate non sono delle più facili, e il lieto fine non è affatto scontato: proprio la scelta di incentrare il romanzo su temi quali l’amore omosessuale e l’incapacità di avere figli dà all'opera uno spessore sociale difficilmente riscontrabile altrove, quasi un marchio di fabbrica per un’autrice che diventa sempre più eclettica. Zoe Baxter di mestiere fa la musicoterapeuta, è sposata con Max, l’amore di sempre. Una vita felice, quella della coppia, che però giorno dopo giorno, anno dopo anno – ne passano ben dieci –, viene minata dall’incapacità di avere figli; finché, un giorno, Zoe finalmente rimane incinta. È al settimo mese quando però la gravidanza s’interrompe, e la donna precipita in un baratro sempre più profondo, un dolore incomunicabile che la porta alla depressione e alla fine del suo matrimonio. Per cercare di reagire, Zoe si dedica anima e corpo alla sua professione: aiutando gli altri, infatti, indirettamente aiuta un po’ se stessa. La sfida più grande si presenta quando lei e la collega Vanessa cercando di dare una mano ad un’adolescente che ha tentato il suicidio. Il rapporto delle due donne si fa via via più stretto, un legame profondo, tenace, che non tarda a trasformarsi in amore. Un sentimento così forte che Zoe desidera costruirsi una nuova famiglia proprio con Vanessa, avendo con lei quel figlio tanto desiderato; per farlo, però, le due donne dovranno utilizzare gli spermatozoi che Zoe e Max avevano conservato in una banca del seme, anni prima. Ma l’ex marito della donna si oppone con tutte le sue forze all’idea che la nuova coppia abbia un bambino, un figlio ch’egli considera proprio. Il caso finisce in tribunale, dove i due si scontreranno senza esclusione di colpi, dimentichi dell’amore che li ha uniti un tempo... (continua a leggere su La bottega di Hamlin)
*La mia video-recensione*
Nessun commento:
Posta un commento