S. J. Watson
Collana Narrativa
Rilegatura: rilegato con sovraccoperta
Formato: 13x21 cm
Pagine: 420
Pubblicazione: gennaio 2012
ISBN: 978-88-566-1798-6
Prezzo: € 19,00
Ogni mattina Christine si sveglia senza ricordi.
Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l’uomo che le dorme accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio del bagno, le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere. È Ben, suo marito, a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua esistenza, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno un difficile apprendimento.
Copertina originale |
*le mie Recensioni*
Non ti addormentare, di S.J. Watson, edito in Italia da Piemme, è ben più di un semplice thriller: è un romanzo fortemente psicologico, quasi cerebrale, incentrato sul mondo interiore di una donna, Christine, affetta da una curiosa forma di amnesia. Poca azione, dunque – se non sul finale, quando gli eventi precipitano e il lettore viene a conoscenza di un’incredibile, inimmaginabile verità –, ma tanta inquietudine. È proprio questo, a mio avviso, il maggior pregio del libro, nonché la rara abilità di un autore, Watson, al suo esordio sia in Italia che all’estero: leggendo Non ti addormentare si viene immediatamente catturati dall’atmosfera ambigua e inquietante che pervade la narrazione; gli stati d’animo di Christine, che scrive in prima persona un diario, diventano presto anche gli stati d’animo del lettore, che condivide empaticamente l’ansia della donna, i suoi timori, la disperata ricerca di una verità che puntualmente sfugge ogni qualvolta si è vicini ad afferrarla. Cupo, intenso, doloroso e inaspettatamente credibile, questo romanzo riporta alla mente un intero filone di film dedicati alla memoria, ispirati a questa straordinaria capacità umana la cui importanza talvolta passa in secondo piano, perché i ricordi sono qualcosa che diamo per scontato, di cui non ci accorgiamo neanche. Film indimenticabili come Memento, Se mi lasci ti cancello (orribile trasposizione del titolo originale Eternal Sunshine of the Spotless Mind, ispirato ai celebri versi di Alexander Pope) e la commedia 50 volte il primo bacio, solo apparentemente più leggera e divertente: tutti questi film hollywoodiani propongono una riflessione sul meccanismo della memoria, incentrati come sono sull’importanza dei ricordi nell’esistenza degli uomini... (continua a leggere su Sul Romanzo)
Cosa saremmo noi esseri umani, senza la memoria? E cos’è in fondo la nostra stessa esistenza, se non un insieme di ricordi?
Sono queste le domande che il lettore si pone leggendo Non ti addormentare, romanzo edito da Piemme, che ci offre anche le risposte: senza memoria un uomo non ha passato e spesso nemmeno futuro, senza memoria tutto ciò che abbiamo fatto e detto è come se non fosse mai esistito, esiste solo il presente, e il presente il più delle volte non basta. Il presente dovrebbe essere l’accumulo e il risultato di ciò che siamo stati, di ciò che abbiamo appreso, fatto e trasmesso agli altri: rapporti umani, sentimenti, lotte, conquiste, dolori e tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta. Se ogni giorno ci svegliassimo senza ricordare nulla, se ogni notte il sonno cancellasse i dati presenti nel nostro cervello, impedendo l’accumulo dei ricordi, la nostra vita non sarebbe dissimile da quella di un infermo incapace di badare a se stesso e di fare progetti per il futuro. È questa la sensazione che Christine prova ogni mattina, quando si desta in un letto sconosciuto, con un uomo mai visto prima, in una casa estranea e ostile. Quando poi si guarda allo specchio, lo shock è anche peggiore: il suo riflesso è quello di una donna più anziana di quanto lei ricordi di essere, i lineamenti stravolti dall’angoscia e dall’incredulità. Ogni mattina Ben le spiega di essere suo marito, che sono sposati da molti anni e che Christine si trova in quello stato dopo essere stata vittima di un terribile incidente che l’ha privata della memoria. Non solo: Christine ogni notte dimentica ciò che è fatto il giorno precedente, ogni mattina la sua mente è una tabula rasa che ha bisogno di riapprendere da zero le coordinate della sua vita.
Riluttante a fidarsi di chiunque, compreso un marito la cui figura non le è nemmeno vagamente familiare, Christine scopre di essere in cura dal giovane dottor Nash, che cerca di aiutarla a recuperare la memoria all’insaputa di Ben... (continua a leggere su La bottega di Hamlin)
Bel thriller, bello il tema di cui parla anche se tralascia l'azione (come sottolinei tu). Forse si poteva azzardare di più nel finale...
RispondiElimina